Ciclopiste sempre più collegate
Il costo per la realizzazione è di circa 1,2 milioni, ed è coperto da Confederazione, Cantone e Comuni
Ciclopiste per lo svago, per la biciclettata della domenica, ma anche – e soprattutto – per il quotidiano tragitto casa-lavoro. Per favorire i cittadini a lasciare a casa l’auto, i percorsi devono però essere scorrevoli e sicuri. Non si può pensare che chi intende recarsi in ufficio pedalando debba attraversare ogni giorno strade trafficate. Nel Bellinzonese l’obiettivo è collegare efficacemente i percorsi ciclabili esistenti; a tal proposito, proprio negli scorsi giorni sono iniziati i lavori per la realizzazione della passerella ciclopedonale dei Saleggi. Una struttura che permetterà ai ciclisti d’attraversare in sicurezza la trafficata via Bellinzona/via Zorzi, unendo il percorso che corre accanto al nuovo terzo binario di Bellinzona (via Saleggi e via Convento) al centro di Giubiasco e alla ciclopista nazionale, che prosegue verso Gudo. Il termine dei lavori è previsto per la primavera del 2018, l’opera rientra tra quelle di priorità A del Programma d’agglomerato del Bellinzonese di seconda generazione (Pab2). Il costo per la realizzazione del manufatto è di circa 1,2 milioni di franchi ed è coperto per il 40% dalla Confederazione, mentre il restante 60 è suddiviso tra Cantone (65%) e Comuni (35%). Dell’intervento si sta occupando la Divisione delle costruzioni del Cantone. «Questa passerella è un bell’esempio di ciò che si intende fare, ovvero collegare tra loro percorsi ciclabili già esistenti e ricucire in maniera sicura questi tracciati», rileva Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (Crtb). Soltanto a qualche metro corre infatti la ciclopista nazionale che arriva da via Ripari tondi (nei pressi delle Scuole medie 2), dove è già stata messa in sicurezza la zona, passa dietro al Liceo, giunge in zona Semine e poi alla Saleggina, dove l’anno scorso è stato asfaltato il tratto che era sterrato e che permette di raggiungere il Locarnese. Una passerella che permette anche di collegare il quartiere residenziale in zona Paganini Rè alla ciclopista nazionale e di completare il lungo percorso che si snoda a fianco della ferrovia tra Arbedo e Camorino.
Mettere in rete i tracciati
I tracciati esistenti non sempre sono ben collegati tra loro, in particolare in entrata e uscita dai centri urbani. Non si tratta ora di realizzare chilometri di nuove ciclopiste, fa notare il presidente della Crtb, ma piuttosto di collegarle bene tra loro. «I Comuni in passato hanno fatto molto sul loro territorio, adesso con l’aggregazione è più facile mettere in rete quanto già eseguito», evidenzia. Sempre di competenza cantonale sono in progettazione altre ricuciture, una in zona
industriale a Giubiasco, nei pressi del campo di calcio, delle strade nazionali. Gli interventi previsti permetteranno di unire il percorso che arriva da Sementina, o dal centro di Giubiasco, a Camorino, per poi continuare in sicurezza verso i centri commerciali di Sant’Antonino o il Piano di Magadino. E sempre a
Giubiasco, ma verso il ponte vecchio, grazie alla riqualifica di piazza Grande, verrà messo in sicurezza il percorso ciclabile. In previsione, durante il 2018, vi è anche una serie di opere comunali, tra cui interventi in via Lavizzari, nei pressi delle Medie 1, e via Mirasole. In corso c’è poi la progettazione della passerella tra
la stazione Tilo di Arbedo-Castione e Gorduno. Infine, con la realizzazione del semisvincolo di Bellinzona – che dovrebbe essere pronto entro il 2023 – è prevista la costruzione della passerella della Torretta, un ulteriore punto d’attraversamento del fiume Ticino e di ricucitura della rete ciclabile della regione.