Gasdotto al palo a Stabio
Il problema è stato rilanciato da una interpellanza del gruppo Plr, deciso a fare chiarezza. ‘Potrebbe ricadere sulle tariffe all’utenza’.
È decisamente un percorso a ostacoli quello che sta accompagnando il passaggio del futuro gasdotto ad alta pressione delle Aziende industriali luganesi (Ail) nel Mendrisiotto. Dopo le traversie mendrisiensi (con annesso spostamento dell’infrastruttura in coincidenza con lo svincolo dell’A2), anche a Stabio l’allacciamento tra la rete comunale e l’‘autostrada’ del gas sta conoscendo delle battute d’arresto. A oltre un anno dal via libera consiliare ai 740mila franchi necessari per concretizzare il collegamento, il cantiere non è ancora partito. Uno ‘stop’ che appare forzato e che ha attirato l’attenzione del gruppo Plr, deciso a chiederne conto al Municipio, il quale questa sera si ritroverà a tu per tu con il legislativo. Lo stesso esecutivo, d’altro canto, nel messaggio a suo tempo aveva spiegato in modo chiaro quanto agganciarsi alla stazione delle Ail, alimentata dalla rete italiana, fosse strategico, anche ai fini (in ultima analisi) della bolletta che viene recapitata ai consumatori locali. Non a caso, come ricorda il capogruppo Evaristo Reggi, il dossier era stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nel luglio del 2016. Si tratta pur sempre, sottolineano oggi i liberaliradicali, di un progetto di “centrale importanza” per il Comune e per i cittadini. A questo punto, si rilancia nell’interpellanza consegnata di recente alla Cancelleria, il Plr “vuole capire quali sono gli ostacoli che non permettono di procedere celermente”, dando, di fatto, seguito a quanto votato dall’aula consiliare. Il timore, a cui si dà voce, è che i ritardi cumulati sulla tabella di marcia si ripercuotano sulle tariffe finali. In effetti, la mancata realizzazione di una condotta ad hoc in grado di agganciarsi alla stazione principale delle Ail – posta sul territorio di Genestrerio –, comporterebbe maggiori costi di transito: in soldoni i nuovi parametri contrattuali si tradurrebbero in un costo globale supplementare di 120mila franchi all’anno sull’energia acquistata. Il nodo della vicenda, a quanto pare, sta nella scelta di due proprietari – toccati dal tracciato della canalizzazione – di non aderire alla convenzione. Un accordo senza il quale non è possibile far partire i lavori. Anche il Plr solleva il dubbio e domanda conferma all’autorità comunale, mostrandosi determinato a voler dare un nome e un cognome ai titolari degli appezzamenti interessati. E qui l’interrogativo sorge spontaneo: vi sono, si sollecita, “dei validi motivi che
possono essere sollevati dai proprietari dei fondi per ritardare in questo modo la posa (della condotta, ndr) o per opporsi?”. Quindi, insiste il gruppo, si sono organizzati degli incontri, pure alla presenza di municipali? Piani alla mano, il tracciato della canalizzazione, destinata a veicolare il gas a una pressione di 5 bar – quindi già modulata sulle esigenze dell’utenza di Stabio –, prevede di prendere le mosse dalla zona della Prella, fra Genestrerio e Stabio, per poi scendere verso la strada agricola comunale esistente, fino all’attraversamento del fume Laveggio, in prossimità dello stabilimento delle Ferriere. Visto i problemi incontrati già alla casella di partenza, il Plr si attende dunque che il Municipio riferisca, anche pubblicamente, sulla situazione attuale, così da informare in modo compiuto la popolazione su una operazione che la tocca direttamente, nel portafoglio.