La stagione del Cortile di Viganello parte da Dostoevskij
Si apre con un classico, la stagione del Teatro Il Cortile di Viganello: ‘Il sogno di un uomo ridicolo’ di Fëdor Dostoevskij, messo in scena sotto forma di recital da Emanuele Santoro e in programma domani e venerdì alle 20.45. Poi, proseguendo con la rassegna SOLOinscena, il 18 e 19 novembre avremo di nuovo il “padrone di casa” Emanuele Santoro alle prese tuttavia con un testo radicalmente diverso: il ‘Manuale di conversazione’ di Achille Campanile, con accompagnamento musicale dal vivo di Roberto Albin. Il 3 dicembre tornerà la bravissima Egidia Bruno con il suo ‘Non sopporto le rose blu’, seguito, il 21 gennaio, da uno spettacolo rivolto ai ragazzi: ‘Aria’, fiaba sulla libertà, con Naya Dedemailan. Sempre a gennaio, il Cortile ospiterà Paolo Faroni con il suo ‘Con le tue labbra senza dirlo’ mentre il 25 febbraio avremo ‘La scuola non serve a nulla’ di e con Antonello Taurino. Completano poi la stagione del Cortile, oltre agli spettacoli dei laboratori teatrali e dei microattori che inizieranno la loro attività a novembre, il recital tratto da ‘Dieci’ di Andrej Longo con Emanuele Santoro e Roberto Albin, diviso in tre parti che andranno in scena rispettivamente a gennaio, febbraio e marzo. E poi, sempre a marzo, il debutto della nuova produzione e.s.teatro: ‘Il riformatore del mondo’, tragicomica pièce di Thomas Bernhard, sempre con Santoro in scena affiancato da Valentina Barri. Info: