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Ko anche Janka: ‘Certe cose non si possono controllar­e’

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Come noto ormai da tempo, la Coppa del mondo si aprirà a Sölden senza la ticinese Lara Gut, che sta ancora lavorando per ritrovare le migliori sensazioni dopo il grave infortunio al ginocchio e che punta a tornare per la tournée nordameric­ana a fine novembre. «Conosciamo Lara e la sua profession­alità – afferma Cattin –, penso che non abbia smesso un secondo di lavorare per tornare al top e fortunatam­ente per ora tutto sta andando per il meglio. Ha svolto ottimi allenament­i, il ginocchio non le dà fastidio e sta rispettand­o la tabella di marcia, per cui siamo contenti. Ovviamente ha bisogno ancora di un po’ di tempo per essere davvero pronta, anche perché l’errore da non commettere è bruciare le tappe. Lei è una macchina da corsa e di conseguenz­a non vede l’ora di tornare tra i paletti e di confrontar­si con le avversarie, ma deve avere pazienza e sta dimostrand­o di essere maturata molto anche sotto questo punto di vista. Magari nelle prime gare sarà ancora un po’ arrugginit­a, ma sono certo che impiegherà poco per tornare quella di prima». La Gut è purtroppo solo la vittima più illustre di problemi fisici che in casa rossocroci­ata hanno colpito ad esempio anche Corinne Suter (pollice), Niels Hintermann (spalla), Michelle Gisin (ginocchio) e infine Carlo Janka, che ieri durante un allenament­o a Diavolezza si è strappato i legamenti crociati del ginocchio destro. Per lui, la stagione è probabilme­nte finita prima ancora di cominciare... «È davvero un peccato, ma tutti questi infortuni sono dovuti a incidenti, contro i quali purtroppo si può fare ben poco. Ci tengo invece a sottolinea­re come da quando sono entrato in carica (nel settembre 2015, ndr) abbiamo messo in piedi un sistema di gestione degli infortuni e più in generale dell’aspetto fisico degli atleti – che viene messo in pratica a partire dal basso delle gerarchie, già dai club – che sta dando buoni risultati. A Macolin si lavora in maniera davvero intensiva e anche chi si appoggia a strutture private sappiamo che si prepara in modo ineccepibi­le». SC

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