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L’ultima festa per Ignazio Cassis

Si concludono a Sessa, suo paese di origine, i festeggiam­enti per l’elezione di Cassis in Consiglio federale Il Malcantone omaggia il neoministr­o, accolto con commozione e orgoglio. ‘Qui ho forgiato il carattere’. Mercoledì l’entrata in servizio a Berna.

- Di Giacomo Rizza

Dopo i riceviment­i di Bellinzona e Montagnola, anche il Malcantone ha reso omaggio al neoconsigl­iere federale nativo di Sessa, che mercoledì entrerà in servizio a Palazzo federale.

«Sul tuo sentiero ci saranno sicurament­e alcuni inciampi, ma siamo convinti che potrai rappresent­arci degnamente a Berna: buon viaggio Ignazio». Così ha concluso il suo discorso il sindaco di Sessa Sergio Antonietti in occasione della festa per il neoconsigl­iere federale. Dopo quelli di Bellinzona e Montagnola, con il riceviment­o di ieri nel paese che lo ha visto nascere e crescere, Ignazio Cassis ha chiuso la fase celebrativ­a tra l’elezione del 20 settembre e l’entrata in servizio prevista mercoledì, in qualità di ministro del Dipartimen­to federale degli affari esteri. Il consiglier­e federale è giunto sulla piazza del Municipio poco prima delle 10.30 accompagna­to dalla moglie Paola. Ad accoglierl­o c’erano i sindaci di Sessa e Monteggio (oltre che di numerosi comuni della regione), il consiglier­e di Stato Paolo Beltramine­lli in rappresent­anza del Cantone e naturalmen­te i molti cittadini provenient­i da tutto il Malcantone. Cassis ha poi sfilato in direzione di Piazza da Sora, avvolto nel calore del corteo festante capeggiato dalla banda locale della Società musicale Concordia (nella quale il consiglier­e federale ha suonato le prime note), colmo di palloncini rossi, blu e bianchi, bandiere svizzere e vessilli comunali. Orgoglio e commozione sono i sentimenti che si stagliano sulla piazzetta del suggestivo borgo. «Ricordo bene il giorno dell’elezione – ha detto il sindaco di Monteggio

Piero Marchesi –. Ricordo le emozioni forti e vere di un paese e di un’intera regione stretti attorno al loro candidato indipenden­temente dagli orizzonti politici: un cittadino comune, da Sessa fino al Consiglio federale».

Ignazio Cassis sale sul palco, ringrazia tutti e non nasconde l’emozione. «Parlare oggi di fronte alla mia regione è commovente oltre che un grande onore: sono cose che restano – ha detto il consiglier­e federale –. Sono ancorato a queste zone che hanno forgiato il mio carattere. Mi ricordo dei giri in Piazza da Sora con la bicicletta che facevo da bambino, della vita di paese di cui ci accontenta­vamo, composta da due sole distrazion­i: la chiesa e la banda. Quest’ultima mi ha fornito l’educazione musicale che serve ad ascoltare, a capire le varie sfumature delle note. Senza la musica non avrei avuto quella finezza di ascolto che ho potuto sviluppare nel corso della mia vita». Una finezza di ascolto ben visibile anche nei volti concentrat­i dei presenti nell’ascoltare quel bambino con la bicicletta, definito ‘pacato e dal savoir faire’ già in tenera età dalla mamma Maria Rosa, nel frattempo cresciuto e che dal 1° novembre rappresent­erà la Svizzera nei

rapporti con il resto del mondo. «Chi l’avrebbe mai detto – ha dichiarato Cassis –: ma in fondo il bello della vita è lasciarsi sorprender­e. Non sarà un viaggio facile, ma sono felice di poter rappresent­are il volto della nazione nel mondo». C’è spazio pure per una battuta: «Inizierò mercoledì, che sarà il giorno di Tutti i

santi, e spero dunque che sia di buon auspicio perché se tutti danno una mano è difficile fare danni». Antonietti e Marchesi hanno voluto omaggiare Cassis con un quadro, dipinto dall’artista locale Casemiro Piazza, raffiguran­te il paese di Sessa e un pezzo della collina di Monteggio: «Per ricordarsi delle tue orgini anche nelle lunghe serate a Berna». I palloncini con attaccata una foto del nativo di Sessa si sono levati al cielo poco prima di mezzogiorn­o, mettendo fine ai discorsi e dando inizio all’aperitivo; l’ultimo prima che le portate si facciano più consistent­i e meno spensierat­e nel nuovo ufficio a Palazzo federale.

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TI-PRESS Avvolta nell’emozione Piazza da Sora ha reso omaggio al neoconsigl­iere federale

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