Tre punti per avviare la risalita
A più di due mesi dall’ultimo successo in campionato (a Cornaredo contro il Thun) il Lugano riassapora il gusto del successo. Una vittoria firmata da una capocciata dello svedese Gerndt.
«Partita della morte. Ma l’abbiamo giocata bene, abbiamo meritato e avremmo potuto chiuderla con un bottino di reti più consistente». Angelo Renzetti è soddisfatto della prestazione del Lugano... «Abbiamo visto che sta tornando un sistema di gioco confacente con quelle che sono le nostre qualità. Ledesma in mezzo al campo ci garantisce certi equilibri, mentre Bottani davanti è stato stratosferico e ha creato molte situazioni pericolose». Tre settimane fa il Lugano una partita come questa l’avrebbe persa... «Forse sì, ma avevamo un altro sistema di gioco. Bisogna comunque fare i complimenti al Lucerna che è venuto per giocare e non per barricarsi in difesa, nel qual caso adesso staremmo forse a commentare un’altra partita. Al di là di tutto, il nostro problema era di trovare la quadratura e il sistema di gioco: adesso siamo vicini alla soluzione del rebus. E i risultati che stanno migliorando ci daranno un colpo di mano. Ne sono convinto: dalle situazioni difficili esci rafforzato». Una bella iniezione di fiducia... «Sì, perché in un campionato a dieci squadre tutto è sempre molto complicato. Se oggi avessimo perso ci saremmo ritrovati in un’ultima posizione che, inutile negarlo, è pesante da digerire. Se oltretutto inizia a scavarsi un distacco importante tutto diventa terribilmente complicato. Adesso speriamo in un filotto che ci faccia risorgere del tutto». Giovedì si va a Pilzen... «La trasferta in Cechia è difficilissima. Mi immagino il loro gioco in casa, fatto di tanti cross per quel marcantonio lì davanti (Krmencik, ndr)... Ma se dovessimo portar via anche solo un punto diventeremmo pericolosi, quindi pure loro dovranno fare molta attenzione».