Il Chiasso butta via altri due punti: ‘Non deve più accadere’
Ci sono dei momenti in cui senza ombra di dubbio sembra di essere proiettati in un universo parallelo dove qualcuno mette in atto uno scherzo ai tuoi danni. È successo ieri al 94’ al Chiasso, quando davanti alla porta Chagas, bomber del Rapperswil, ha insaccato il pareggio. Incredibile, non c’era altra parola: due punti persi nel recupero. Una costante, ormai. Quanto è preoccupato il tecnico? «Questa situazione va gestita meglio. Non ti puoi permettere di incassare una rete dopo il 90’, lasciamo sul campo punti importanti che sarebbero stati pesanti per il nostro campionato: così non riusciamo a mettere tanti punti fra noi e l’ultima». Facendo due calcoli, Abascal Perez parla di sei punti persi, che avrebbero proiettato il Chiasso nelle zone alte. Eppure tutto era cominciato per il meglio, con un pallone sulla trequarti caparbiamente recuperato da Fatkic che metteva Said in condizione di trovare la rete. «Ho giocato un po’ più avanti, all’esterno, e mi sono trovato bene», spiega il centrocampista, che spesso arriva al tiro: questa soluzione magari potrà permettergli di farlo con più lucidità. Il Chiasso solitamente fatica a trovare la rete. Averlo fatto subito ha messo la sfida in discesa. Nel secondo tempo qualcosa è
andato storto. «C’è stata mancanza di personalità – afferma senza mezzi termini l’allenatore –. Non riuscivamo a fare due passaggi di fila, a uscire con la palla, era come lanciare agli avversari il segnale che potevano giocare. Loro puntavano sulle palle lunghe e sulla seconda palla. Lo sapevamo, eppure non riuscivamo a contrastarli. Siamo forti quando mettiamo in campo la nostra identità, altrimenti facciamo fatica». Un concetto su cui insiste spesso. Se il Chiasso fa il Chiasso può tutto («In fondo nessuna avversaria ci ha messo sotto»), altrimenti va in difficoltà. «A preoccuparmi
però è il gol preso nel finale, non tanto la mancanza di personalità: so che non succederà più, impareremo anche da questa partita. Dobbiamo chiuderle prima». Qualche occasione per raddoppiare i rossoblù l’hanno avuta, dapprima con Farrugia, nel finale con Ceesay, mentre il Rapperswil aveva impegnato in un paio di circostanze Mossi e si era divorato un gol pazzesco con Chagas, il quale non ha però perdonato al 94’. Eccolo, il minuto maledetto, quello che fa la differenza, nel caso del Chiasso, fra una formazione che lotta per la salvezza e una che poteva quantomeno stare tranquilla.