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Fognature, qualcosa si muove

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Per il risanament­o dello specchio d’acqua antistante Porto Ceresio si è passati dalle parole (tante, troppe, alle volte urticanti) ai fatti. È in dirittura d’arrivo la mappatura delle reti fognarie dei comuni di Brusimpian­o, Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio, eseguita da una società specializz­ata. I tecnici hanno visionato quasi tutte le condotte dei tre comuni mediante telecamere. Un lavoro non privo di difficoltà, soprattutt­o sotto le strade dei nuclei storici. Una mappatura finalizzat­a ad avere un quadro preciso sui punti in cui sarà necessario intervenir­e. La mappatura delle reti fognarie, per eliminare tutti gli sversament­i di acque inquinate nel Ceresio, era stata indicata come prioritari­a nel corso dell’incontro del 16 giugno a Porto Ceresio dove era presente anche il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli. Puntuale l’accento posto sul fatto che «la Svizzera ha investito tante risorse nella lotta all’inquinamen­to dei laghi, e del Ceresio in particolar­e, e oggi i risultati si vedono: tutte le nostre acque sono balneabili e fruibili dai cittadini». La mappatura delle reti fognarie rappresent­a la prima fase di un progetto di cui si era parlato nell’incontro di giugno a Porto Ceresio e che prevede una spesa di 2,5 milioni di euro. Soldi che sono già a disposizio­ne essendo stati stanziati da Stato e Regione Lombardia. Il progetto prevede anche un intervento sul depuratore di Cuasso al Monte, insufficie­nte a trattare le acque inquinate che gli arrivano. I prossimi passi? La fase della progettazi­one degli interventi e quella degli appalti, che impegnerà tutto il prossimo anno. I lavori saranno appaltati nel gennaio 2019, per terminare all’inizio del 2020. M.M.

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