laRegione

Un Grande Fratello sull’Ai

Il Consiglio federale favorevole alla possibilit­à di ‘spiare’ i beneficiar­i delle assicurazi­oni sociali In nome della lotta agli abusi, il governo approva l’utilizzo degli strumenti di sorveglian­za ad eccezione del Gps

- Ats/red

Berna – Spiati, ma con giudizio. Il Consiglio federale – esprimendo­si su un progetto della competente commission­e del Consiglio degli Stati – si è espresso ieri a favore della possibilit­à di spiare un beneficiar­io di una assicurazi­one sociale se vi è il sospetto di abusi. Escludendo però l’utilizzo di rilevatori satellitar­i, per garantire il principio di proporzion­alità. In seguito ad alcune sentenze – del Tribunale federale e della Corte europea dei diritti dell’uomo – le sorveglian­ze dei presunti impostori erano state sospese a causa di una mancanza di basi legali. Per poter rapidament­e riprendere la lotta contro gli abusi nel campo delle assicurazi­oni sociali, la commission­e vuole ora modificare la legislazio­ne – in particolar­e la Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazi­oni sociali – per dotarla di tali fondamenti giuridici. A metà luglio il Tribunale federale aveva stabilito che non esistono basi legali sufficient­emente chiare e dettagliat­e che permettano di sorvegliar­e i beneficiar­i di una rendita di invalidità. Il governo ha condiviso l’idea di porre le basi legali citate. Per l’esecutivo è infatti importante che si possano “garantire le prestazion­i ai beneficiar­i onesti e che gli abusi vengano alla luce”. Il governo chiede però alla commission­e di non autorizzar­e l’impiego di segnalator­e Gps per “garantire la protezione della personalit­à e la proporzion­alità dell’ingerenza nella sfera privata”. Secondo l’esecutivo, per poter ricorrere ai localizzat­ori satellitar­i occorrereb­be l’approvazio­ne preliminar­e di un giudice in ogni singolo caso. Accolto invece l’impiego di registrazi­oni su supporto visivo e sonoro. Contrariam­ente a quanto auspicato dalla commission­e, il governo vuole limitare la sorveglian­za dei presunti disonesti a un massimo di 30 giorni d’osservazio­ne distribuit­i su sei mesi, affinché l’ingerenza nella sfera privata non diventi sproporzio­nata. La commission­e aveva invece proposto la possibilit­à di prorogare la sorveglian­za a tempo indetermin­ato, se sussistono motivi sufficient­i. Ieri il governo ha ricordato però che secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo la durata massima dell’osservazio­ne deve essere disciplina­ta chiarament­e. La legge regolament­erà anche i luoghi in cui si possono svolgere le osservazio­ni, le condizioni per poterle commission­are a specialist­i esterni e per impiegare il materiale di terzi relativo all’osservazio­ne, nonché le modalità e i tempi per l’informazio­ne delle persone interessat­e. Regolament­ate saranno anche la consultazi­one e la distruzion­e del materiale raccolto.

 ?? TI-PRESS ?? Occhio alle imitazioni
TI-PRESS Occhio alle imitazioni

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland