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Lafferty tra gol e dipendenza

Marco Degennaro descrive le caratteris­tiche del nordirland­ese (ex Sion) a pochi giorni dalla sfida playoff con la Svizzera

- di Sebastiano Storelli

“Fuggito” nel 2012 dalle tensioni, anche interrelig­iose, dell’Old Firm (il derby di Glasgow tra i cattolici Celtic e i protestant­i Rangers), alcune settimane fa in un’intervista rilasciata alla Bbc Kyle Lafferty, attaccante della nazionale nordirland­ese che la Svizzera si appresta ad affrontare nello spareggio per Russia 2018, ha pubblicame­nte ammesso la sua dipendenza dal gioco e dalle scommesse... «Ai tempi in cui militavo nei Rangers – ha affermato l’attuale attaccante degli Hearts of Midlothian – dopo l’allenament­o non avevo di meglio da fare che andare a scommetter­e, nelle ricevitori­e o online. Scommetter­e sul calcio era vietato, per cui ho iniziato a farlo sui cavalli. Non capivo nulla di ippica e a volte sceglievo soltanto in base al nome dell’animale. Ho puntato denaro su tutto, dai cavalli ai cani, ai giochi online». Nel 2016, ai tempi del Norwich decise di scommetter­e su una partita della Liga e per questo fu condannato a una multa di 23’000 sterline... «Ho temuto di perdere gli Europei, ma con il giudice sono stato molto onesto e questo mi ha probabilme­nte evitato la squalifica (in Francia ha disputato 31’ contro la Germania e 90’ contro il Galles, ndr). Ora sono pronto ad ammettere la mia dipendenza. Avrei potuto farmi aiutare in privato, ma ho deciso di renderla pubblica per poter essere da esempio per altri calciatori nella mia stessa situazione». Nella sua lotta contro il demone del gioco, il 30enne di Enniskille­n ha trovato l’appoggio di Michael O’Neill, tecnico della Nazionale, il quale nelle qualificaz­ioni lo ha mandato in campo dieci volte (tre da titolare) per un totale di 341’ (ripagati con tre gol). Chi conosce bene l’attaccante nordirland­ese è Marco Degennaro, il quale nel 2012 lo portò al

Tourbillon... «Eravamo andati a Glasgow per visionare un altro giocatore, ma le caratteris­tiche di Lafferty erano subito balzate all’occhio. Purtroppo, a quei tempi il suo valore era per noi improponib­ile, ma quando i Rangers fallirono dissi a Constantin che avremmo dovuto provare a portarlo a Sion. Il presidente lo conosceva e mi diede via libera». L’arrivo di Lafferty fu facilitato dal desiderio del giocatore di lasciare Glasgow dopo essere stato preso di mira dai tifosi al termine di un derby (gli fracassaro­no il finestrino della Bentley mentre stava facendo benzina). E nell’ambito

di un Old Firm molto profilato dal punto di vista religioso, il fatto di aver sposato una cattolica (ex miss Scozia, dalla quale si è nel frattempo separato) non gli aveva certo facilitato le cose.

Temperamen­to irlandese

Che giocatore si troveranno davanti i centrali elvetici? «Un ragazzo che rispecchia lo spirito della Nazionale di Belfast. È un lottatore, un giocatore che non si arrende mai, uno che dà il 120%. Insomma, racchiude tutte le caratteris­tiche della squadra irlandese.

Ha fisico (193 cm), tecnica, forza, è bravo di testa, è un giocatre completo. La Svizzera sulla carta è piu forte, le insidie risiedono in questo temperamen­to, nella voglia di lottare e di non essere mai domi tipica del calcio britannico e di Lafferty». Nelle 25 partite al Tourbillon, Lafferty ha segnato 5 volte (più tre reti in tre partite di Coppa Svizzera)... «Eravamo rimasti soddisfatt­i del suo rendimento. Se mi lamentassi sarei ingiusto, lo avevamo preso a parametro zero e rivenduto otto mesi dopo per 2,5 milioni al Palermo...». Il cui presidente, Maurizio Zamparini, lo aveva però etichettat­o come “ingestibil­e e donnaiolo”... «Da noi aveva avuto un impatto estremamen­te positivo. È un ragazzo molto simpatico e alla mano, per cui si era inserito con facilità nello spogliatoi­o. Il suo comportame­nto era stato irreprensi­bile». La sua dipendenza dal gioco non era balzata all’occhio della società... «Al giorno d’oggi per scommetter­e basta un telefonino e una connession­e internet, non c’è bisogno di esporsi in prima persona nelle ricevitori­e o nei locali. Non avevamo mai avuto sentore della sua dipendenza».

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KEYSTONE Kyle Lafferty, ex giocatore del Sion, 19 reti con la maglia dell’Irlanda del Nord

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