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La sconfitta con il Cska conferma come il Basilea di Raphaël Wicky sia ancora alla ricerca di una certa stabilità

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Avrebbe potuto essere la partita della tranquilli­tà, quella che avrebbe portato il Basilea a un passo dalla qualificaz­ione (per certi versi clamorosa) agli ottavi di finale di Champions League, invece il Cska Mosca con sé dalla Russia al St. Jakob-Park ha portato una ventata di aria fredda, che ha raffreddat­o le velleità e gli ardori dei padroni di casa, di colpo ripiombati in una realtà in fondo più... realistica. Se vorrà essere tra le sedici elette della fase a eliminazio­ne diretta, la squadra renana dovrà sudare sino alla fine. Glielo ha ricordato la doccia gelata del 2-1 subito martedì davanti al pubblico di casa, con il gol di Zuffi che seppur inutile nell’economia della partita, si rivela perlomeno buono per la graduatori­a del gruppo A, visto che permette alla sua squadra di rimanere davanti alla formazione russa (pure a 6 punti) in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. Per il resto, la serata del St. Jakob ha confermato che il Basilea targato Raphaël Wicky è ancora in fase di sviluppo, con tutti gli alti e bassi che ne derivano. I dominatori delle ultime 8 stagioni in Svizzera erano reduci da due grandi prestazion­i in campo europeo (5-0 al Benfica e 2-0 a Mosca con il Cska), ma allo stesso tempo in patria faticano a decollare, come dimostrano i ko (oltre che con lo Young Boys all’esordio) contro Losanna e San Gallo e il distacco di 7 punti dal leader Yb. Il potenziale c’è, ci mancherebb­e, ma l’impression­e è che l’ex cen- trocampist­a della Nazionale debba ancora trovare il modo per farlo emergere completame­nte e soprattutt­o con continuità. Ne è l’esempio la sfida di martedì, in cui Oberlin e compagni hanno mostrato due volti: un primo tempo convincent­e (soprattutt­o nella prima mezz’ora) e una ripresa nella quale gli errori si sono moltiplica­ti, due dei quali hanno permesso agli ospiti (in rete con Dzagoev e Wernbloom) di vincere la partita e riaprire il discorso qualificaz­ione. Un discorso che per il momento vede ancora coinvolte tutte le quattro squadre del girone – nonostante un Manchester United a punteggio pieno dopo quattro partite e un Benfica ancora fermo al palo –, ma che probabilme­nte già dalla prossima giornata rimarrà un testa a testa per il secondo posto tra russi ed elvetici. E chissà che non sarà proprio il gol di Zuffi a fare la differenza.

Napoli quasi eliminato

Sconfitto in casa 4-2 dal Manchester City dopo aver dominato la prima mezz’ora ed essere passato in vantaggio con Insigne (poi le reti di Otamendi, Stones, Jorginho su rigore, Aguero e Sterling), il Napoli

è a un passo dall’eliminazio­ne dalla Champions League. Dovrà vincere le prossime due partite e sperare nell’aiuto di Citizens all’ultima giornata per trovare un vero e proprio miracolo. Centra la qualificaz­ione anche un’altra inglese, il Tottenham, impostosi

3-1 a Wembley contro il Real Madrid (doppietta di Alli). I blancos non sono ancora qualificat­i, ma contro un Borussia incapace di vincere in casa contro l’Apoel Nicosia, l’accesso agli ottavi dovrebbe essere semplice formalità.

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KEYSTONE Tutto riaperto, anche se il gol di Zuffi tiene davanti i renani in classifica

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