‘È la crescita più importante degli ultimi sette anni’
«È un periodo eccezionale sotto molti punti di vista». Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, è decisamente soddisfatto e, considerati i numeri, non potrebbe essere altrimenti. Ma non perde di vista l’orizzonte: «Adesso è fondamentale stabilizzare questa crescita» aggiunge subito a scanso di equivoci pensando a chi, magari, ora è tentato di cullarsi sugli allori. Per quanto il risultato dei primi nove mesi del 2017 è davvero importante. «Dando una veloce lettura alle cifre delle stagioni precedenti – ci dice ancora Frapolli – ho notato che un simile risultato risale esattamente a sette anni fa». Il risultato in questione parla di 2 milioni e rotti (15mila) pernottamenti in Canton Ticino, da gennaio a settembre di quest’anno. Come se lo spiega direttore? «I fattori sono tanti. Intanto questo è l’anno di apertura di AlpTransit che ha creato visibilità e anche l’anno di Ticino Ticket che ha riscontrato grande successo. A ciò vanno aggiunte condizioni meteorologiche decisamente interessanti, ed è anche l’anno di promozioni particolari a nostro favore, come quella di Banca Raiffeisen che ha generato molti pernottamenti. E ancora, abbiamo ricevuto un credito straordinario per la promozione legato ad AlpTransit. Non ultimo, il contesto internazionale e la paura di recarsi in alcuni Paesi: la Svizzera è considerata sicura e non pochi svizzeri amano fare vacanza in patria». E infine, il salto di qualità dell’offerta «decisamente importante e incoraggiante per il futuro» aggiunge il direttore di Ticino Turismo. «Guai, a questo punto, credere che siamo tornati in cima alla vetta. Ciò che davvero conta è l’accelerata degli investimenti nell’ambito turistico. Penso al Palazzo del Cinema a Locarno, il ‘Fiore di pietra’ al Monte Generoso, lo stesso Lac a Lugano. Le nuove stazioni ferroviarie. Abbiamo assistito a un’escalation positiva, dopo un periodo difficile. Questi dati ci permettono di allungare il passo». Che vuol dire infrastrutture alberghiere rinnovate. Il buon risultato è omogeneo: «Possiamo dire che crescono tutte le regioni, con Lugano in testa». A.BE