Riscatto elettrico da 23 milioni
È il valore stimato dalla Città per le reti che i 4 Comuni intendono comprare. Chiesto un controparere La cifra è ritenuta eccessiva. Il consulente Stroppini è stato incaricato di fornire una valutazione tecnica.
Per entrare in possesso delle reti elettriche presenti sul loro territorio, i quattro Comuni non aggregati del Bellinzonese dovrebbero mettere sul piatto 23 milioni di franchi. Questo il valore di riscatto che la Città ha calcolato sulla base dei nuovi parametri di rivalutazione stabiliti dalla Commissione federale dell’energia elettrica (Elcom) e comunicato nei giorni scorsi ai municipi di Arbedo-Castione, Lumino, Cadenazzo e Sant’Antonino. I quali ne avevano fatto richiesta in settembre dopo che l’esecutivo della Turrita aveva ufficializzato l’iter per trasformare le Aziende municipalizzate in ente autonomo. Cambio di veste formale e operativo, ricordiamo, che porta con sé non solo la revoca del ricavo sulla privativa (taglio noto sin dal progetto aggregativo) ma anche l’azzeramento della distribuzione degli utili Amb, pari annualmente a complessivi 1,15 milioni per i quattro enti locali. Il tutto sostituito da un pacchetto annuo complessivo pari a 100mila franchi in buoni per prestazioni più 30mila in sponsorizzazioni ad associazioni ed eventi locali. Troppo poco, secondo i quattro Municipi che hanno ottenuto il sostengo dei rispettivi legislativi. Nel frattempo il 16 ottobre quello di Bellinzona ha avallato l’istituzione dell’ente autonomo Amb e i quattro Comuni hanno comunicato l’intenzione di opporvisi con un ricorso da inoltrare al Consiglio di Stato entro metà novembre, cui aggiungere l’avvio della procedura di riscatto delle linee che sfocerebbe nell’assegnazione della distribuzione elettrica a un’altra azienda (ad esempio la Sopracenerina o altre). Riscatto che obbligherebbe i quattro Comuni a esporsi parecchio finanziariamente, sebbene l’onere possa venir assunto anche da banche: da qui l’incarico da loro affidato al consulente di fiducia Damiano Stroppini affinché calcoli il valore delle linee elettriche, così da eventualmente contestare quello elaborato dalla Città. A ciò si aggiunga che l’avvocato Mario Molo è stato incaricato di redigere l’annunciato ricorso.
‘Trattative ancora in corso’
Dai messaggi municipali di Lumino e Cadenazzo relativi ai rispettivi preventivi 2018 emerge la voglia di dare un seguito alle trattative ferme alla proposta giunta dalla Turrita relativa ai 100mila franchi. “Al momento della stesura del presente messaggio non si dispone di una proposta condivisa”, scrive Cadenazzo auspicando una nuova convenzione entro metà dicembre. “Le trattative per un nuovo accordo sono ancora in corso”, specifica Lumino. Dal canto suo il Municipio cittadino, comunicando il valore delle reti, ha pure ribadito di non voler rivedere la decisione sulla distribuzione degli utili.