Vanilla, chieste videocamere
In un incontro svoltosi ieri pomeriggio, le autorità di Lavertezzo Piano hanno chiesto ai responsabili del Vanilla di valutare la possibilità di predisporre un impianto di videosorveglianza, pur non essendovi un obbligo di legge. Oggetto del summit, il protocollo di sicurezza per la gestione dei locali notturni in territorio di Riazzino (Lavertezzo Piano). All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Comune, della Polizia (Gendarmeria di Magadino, Giudiziaria e intercomunale del Piano), nonché gerenti, proprietari e gestori di Vanilla Club e Boomerang. «Premetto che l’incontro è quello “normale” effettuato annualmente, che viste le circostanze è stato solo anticipato. Fatti come quello accaduto di recente al Vanilla sono purtroppo una variabile da mettere in conto – spiega alla “Regione” il sindaco di Lavertezzo, Roberto Bacciarini –. L’organizzazione approntata già da tempo ha dimostrato di funzionare egregiamente, e non c’è motivo di rivoluzionare alcunché». Il protocollo riguarda l’operatività del Salva in caso di necessità (Salva che dispone di un locale sanitario apposito situato sotto il Vanilla, e grazie a questo ha potuto effettuare negli ultimi anni «interventi in tutta sicurezza», ha notato Bacciarini), la presenza esterna ed interna di personale addetto alla sicurezza, la chiusura delle strade di accesso alla zona residenziale, un’opera di sensibilizzazione dei locali verso la clientela a proposito del comportamento da tenere, nonché naturalmente la presenza di metal-detector all’entrata (controllo, questo, intensificato al Vanilla con l’introduzione di una postazione aggiuntiva dopo il ferimento del 18enne bulgaro). L’incontro si è tenuto nella sala comunale a Lavertezzo Piano, dove il sindaco Bacciarini ha fatto gli onori di casa con la capodicastero Sicurezza Tamara Bettazza.