‘Più gentili del solito’
Per i commercianti della Scm cortesia e sorriso devono essere un atout A Chiasso è in corso la ‘Settimana della gentilezza’. Un’attitudine mai scontata e che viene applicata tutto l’anno per soddisfare i clienti.
‘Oggi sono più gentile del solito’. Un motto che la Società commercianti del Mendrisiotto (Scm) si impegna ad applicare tutto l’anno per soddisfare esigenze e necessità dei clienti. Lo slogan sarà protagonista fino al 13 novembre grazie alla ‘Settimana della gentilezza’, proposta per la prima volta in Ticino a livello commerciale. L’iniziativa, nata in collaborazione con Gentletude Switzerland, prende lo spunto dalla celebrazione della Giornata della gentilezza, che viene celebrata in più parti del mondo il 13 novembre. Gli associati della Scm saranno facilmente riconoscibili grazie al volantino esposto e alla spilla che i clienti potranno ritirare fino a esaurimento scorte. «A volte la gentilezza viene data per scontata, ma non è così – spiega Carlo Coen, responsabile dell’iniziativa per la Scm –. In un momento di crisi come questo, gentilezza e sorriso devono essere un atout. Ovviamente contano anche i prezzi: in questo senso ci siamo impegnati molto per essere convenienti con la concorrenza italiana e online». La Scm, come spiega il presidente Paolo Pellegrini, ha subito fatto sua iniziativa e il decalogo della gentilezza. «Essere gentili non costa nulla e può fare la differenza – commenta il presidente –. Sul nostro piccolo territorio è molto importante trovare professionalità e gentilezza».
Esattamente 20 anni fa, a Tokyo, si riunì per la prima volta il World Kindness Movement, organizzazione che racchiudeva sotto il suo ombrello singole associazioni nazionali che fino ad allora avevano propagandato individualmente l’importanza della gentilezza. Era il 13 novembre e da allora un numero sempre maggiore di Paesi ha accettato di riconoscere questa festa (in Australia
è inserita nel calendario scolastico federale). «La gentilezza va ben oltre alle buone maniere e alla cortesia – spiega Cristina Milani di Gentletude e neo presidente del Movimento Mondiale della Gentilezza –. Si tratta di un insieme di qualità innate che oggi sembrano obsolete l’hastag gentilezza per esempio non ha molti follower». Se applicata a livello commerciale, continua Milani, «il sapere accogliere l’altro significa riuscire a capire i suoi bisogni e quindi mettere in atto l’empatia che porterà successo nell’attività». La gentilezza, insomma, «fa bene al commercio e alla comunità perché le emozioni positive sono contagiose e portano benefici a tutti i livelli e in più ambiti come possono essere il riciclaggio o i prodotti a chilometro zero».