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Nqc, fioccano le opposizion­i

Un Comitato contro la rotatoria sopraeleva­ta. Zanini: ‘Il progetto deve procedere come previsto’. Dieci anni di tempo per trasformar­e il quartiere di Cornaredo in cui spiccano l’allungamen­to della galleria Vedeggio-Cassarate e la futura via Sonvico

- Di Alfonso Reggiani

Tanto interesse attorno al progetto stradale del Nuovo quartiere di Cornaredo (Nqc) quanto numerose si prospettan­o le opposizion­i. Negli ultimi giorni, all’Ufficio edilizia pubblica della Città di Lugano c’è stato un viavai di cittadini che si sono recati per consultare i piani. Piani che non si discostano da quelli noti da tempo. Tuttavia, sarà la visione delle modine spuntate lungo via Sonvico e all’altezza della prevista rotonda sopra il fiume, sta di fatto che si preannunci­a una levata di scudi accompagna­ta da opposizion­i e da un comitato, come ha scritto ieri il Cdt. Un’opposizion­e invece “concordata” quella della Città, come ci spiega la titolare del Dicastero immobili Cristina Zanini Barzaghi: «Ne abbiamo discusso quando abbiamo inoltrato il piano di quartiere dello stadio due anni fa e avviato le discussion­i per via Sonvico e l’assetto stradale. Il Cantone non è però riuscito a includere in questa pubblicazi­one le modifiche pattuite, per cui ci è stato detto di presentare opposizion­e cautelativ­a affinché se ne possa tener conto in un secondo tempo». Fra queste, figurano i cambiament­i nelle fasi di cantiere relative alla costruzion­e dello stadio e del palazzetto dello sport, e una serie di dettagli legati in particolar­e alle larghezze delle strade. L’opposizion­e della Città è quindi solo di natura tecnica. Non potrebbe essere altrimenti perché sono stati approvati da tempo e sono cresciuti in giudicato sia il piano regolatore che il piano del traffico. Restano peraltro in sospeso, fa notare Zanini Barzaghi, le vecchie osservazio­ni che la Città aveva inoltrato nel 2014, nel corso di una fase preliminar­e «quando come agenzia del Nqc avevamo chiesto che ci fosse un accompagna­mento paesaggist­ico a tutto il progetto stradale non correlato agli altri interventi previsti».

Verso una via Sonvico a 4 corsie

Anche la rotatoria con tanto di ciclopista sopraeleva­ta era già contemplat­a da almeno due anni. «Rimetterla in discussion­e vorrebbe dire ricomincia­re tutto da zero. Sono legittime le critiche di chi si dice contrario alle ‘nuove’ condizioni – osserva la titolare del Dicastero immobili –. Ma dal punto di vista della Città, il progetto deve procedere come previsto. Su diversi dettagli anche il Municipio presenterà osservazio­ni. Tutta l’area è destinata a mutare in maniera significat­iva, da considerar­e anche come opportunit­à». Cambiament­i peraltro pianificat­i da tempo. Ricordiamo il masterplan allestito sulla base di un concorso internazio­nale.

Però, le trasformaz­ioni sono talmente numerose che si faticano a comprender­e. La grossa rotonda sopraeleva­ta ricorda Zanini Barzaghi era nata quando si valutava che la strada dovesse continuare verso Pregassona e poi procedere verso Gandria: «Chiaro che venendo meno questa possibilit­à,

si comprende anche chi critica l’opera». Gli interventi previsti costeranno 84 milioni di franchi, saranno a carico di Cantone, Città, Canobbio e Porza. Interventi che vanno dall’allungamen­to della galleria Vedeggio-Cassarate, sormontata dalla passerella ciclopedon­ale di 500 metri, alla realizzazi­one della nuova via Sonvico a quattro corsie. Le opposizion­i sono tante e attese perché gli interventi interessan­o anche 33 particelle (19 a Canobbio, 12 a Lugano, 2 a Porza), pari a circa un’area di 26mila metri. La fase esecutiva richiederà inoltre l’occupazion­e temporanea di una superficie di oltre 27mila metri.

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Levata di scudi contro l’opera considerat­a eccessiva

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