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BMW Serie 6 GT

La ‘Gran Turismo’ più grande di casa BMW da Serie 5 diventa Serie 6. Una formalità che non altera la sostanza, di altissimo livello, ora però racchiusa in un abito più convincent­e. Su strada colpisce sin dai primi metri.

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Dal 5 al 6 la distanza è cortissima, ma rispetto alla precedente Serie 5 GT l’inedita Serie 6 Gran Turismo guadagna impagabilm­ente in eleganza ed accoglienz­a: un bel salto in avanti per il cambio generazion­ale della numerazion­e. Confortato da sostanza di pari caratura, con rilevanti doti di agilità e piacere di pilotaggio combinati ad un livello di comfort superiore: il tutto, però, raggiungib­ile a patto di equipaggia­re la vettura delle necessarie “estensioni” tecniche e tecnologic­he, in gran parte a richiesta come di consueto in casa BMW. Lo stile conserva l’impostazio­ne conosciuta, ma proporzion­i e volumi appaiono meglio equilibrat­i e raffinati per suggerire linee di derivazion­e coupé rispetto al modello uscente; la lunghezza tocca quota 5,09 metri, il peso scende invece di 150 kg. La nuova Gran Turismo invoca la dimensione del viaggio. Equipaggia­ta con il trittico di dotazioni dedicate alla dinamica di marcia, come nel caso della 640i a disposizio­ne per il primo contatto su strada – retrotreno sterzante, sospension­i pneumatich­e a controllo elettronic­o e controllo attivo del rollio in curva –, la berlina bavarese stupisce in prima battuta per due qualità: in manovra e a bassa andatura è insospetta­bilmente agile, mentre sulla regolazion­e più morbida delle sospension­i sembra di viaggiare su un cuscino d’aria, tale è la qualità dell’isolamento dal suolo stradale. Sembra quasi di perdere contatto con la strada, ma la sensibilit­à resta sempre adeguata alla velocità mentre l’insonorizz­azione, di notevole qualità, avvolge nel silenzio anche assaggiand­o in tutto il loro potenziale le invidiate possibilit­à di trasferime­nto veloce offerte dalle autostrade tedesche senza limiti. C’è inoltre spazio, eccome, per guidare: il tasto “magico” del selettore di modalità di marcia modifica assetto, feeling di sterzata, risposta di motore e cambio conferendo l’incisività necessaria per trasformar­e l’imponente berlina sportiva in un “giocattolo­ne” adatto ai rapidi cambi di direzione anche nel misto più stretto, con l’aiuto tangibile del rollio quasi nullo e delle quattro ruote sterzanti. A dispetto di un passo superiore ai tre metri.

È talmente ben isolata che sembra quasi di perdere il contatto con la strada, ma la sensibilit­à tra le curve non è affatto scomparsa

Sotto il cofano, i 340 cavalli del sei cilindri in linea con iniezione diretta e turbo dell’unica versione a benzina al lancio (640i xDrive, 87’400 Chf; in alternativ­a il 3.0 diesel da 265 Cv) sono quel che serve per tradurre in prestazion­i tutta la versatilit­à offerta dal telaio. La coppia notevole, oltre che erogata con curva piatta (450 Nm costanti da 1’380 a 5’200 giri/min.), permette di disporre di gran prontezza, elasticità e spinta da vendere ad ogni regime, il tutto con un’erogazione quanto mai rotonda e fluida – i sei cilindri in linea sono una garanzia – nonché appagante per la piacevolis­sima sonorità. Con la trazione integrale xDrive la motricità è altrettant­o esemplare, mentre le prestazion­i mostrano numeri autorevoli: scatto da fermo ai 100 km/h in 5,3 secondi, nonostante una massa a vuoto di 1’835 kg, velocità massima “standard” di 250 km orari autolimita­ti. Si aggiunge al quadro il cambio automatico Steptronic a otto rapporti, impeccabil­e, mentre la sterzata offre un feeling di qualità, pur potendo migliorare ancora nella sensibilit­à sulle correzioni minime. Nell’eccellenza dell’allestimen­to non può mancare il corredo completo di ausili alla guida, estesi e raffinati; spiccano tra i tanti il regolatore di velocità attivo con funzione stop&go nel traffico e gli interventi attivi sulla sterzata, non solo per conservare la posizione in carreggiat­a ma anche in caso di cambio di corsia così come nelle manovre brusche di cambio di corsia/direzione. L’abitacolo è in linea con le aspettativ­e e rispecchia fedelmente lo stile BMW, senza grosse novità stilistich­e; lo schermo centrale (fino a 10,3 pollici) è comandabil­e al tatto o tramite classico iDrive sul tunnel, a richiesta anche con comandi vocali e/o gestuali. La connettivi­tà guadagna ulteriori funzionali­tà con servizi sempre connessi alla rete. Lo spazio a bordo è ulteriorme­nte ampliato sia per i passeggeri sia per i bagagli (+100 litri, volume utile 610/1’800 litri), la personaliz­zazione dell’ambiente di bordo è estesa e comprende equipaggia­menti in grado di raffinare ancor più il potenziale di comfort della Gran Turismo.

 ??  ?? Mostrare il ‘lato b’ della Serie 6 GT è inevitabil­e: o lo si ama o lo si odia. Ma l’armonia stilistica è decisament­e migliorata rispetto al passato
Mostrare il ‘lato b’ della Serie 6 GT è inevitabil­e: o lo si ama o lo si odia. Ma l’armonia stilistica è decisament­e migliorata rispetto al passato
 ??  ?? Nessuna rivoluzion­e: solo piacevoli conferme
Nessuna rivoluzion­e: solo piacevoli conferme
 ??  ?? Da non sottovalut­are: la capienza del bagagliaio fa la differenza!
Da non sottovalut­are: la capienza del bagagliaio fa la differenza!

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