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Svizzera, si riparte da zero

La Nazionale si è radunata ieri a Pratteln in vista della sfida contro l’Irlanda del Nord per i Mondiali in Russia

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Si riparte da zero. Questo è il messaggio con il quale Vladimir Petkovic ha accolto i suoi giocatori ieri al raduno di Pratteln, a tre giorni dalla sfida d’andata dello spareggio per l’accesso ai Mondiali di Russia 2018, giovedì a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Da zero e, a meno di miracoli, anche senza Valon Behrami. Come a Lisbona il ticinese non sarà in grado di guidare dal campo i compagni a causa di un infortunio muscolare occorsogli nella penultima giornata del campionato di Serie A contro l’Atalanta. Petkovic riconosce come la sfida in Portogallo abbia dimostrato in maniera lampante quanto pesante possa essere l’assenza del centrocamp­ista dell’Udinese... «Continuiam­o a sperare in un miracolo. Faremo tutto il possibile affinché Valon riesca a scendere in campo, anche solo qualche minuto, se non giovedì almeno domenica a Basilea. Ma se non dovesse essere il caso, sarà di grande aiuto al gruppo anche solo con la sua presenza». Se l’assenza di Behrami e quella di Djourou non rappresent­ano notizie dell’ultima ora, il possibile forfait di Ricardo Rodriguez lascia con il fiato sospeso tutta la tifoseria rossocroci­ata. Il laterale sinistro non è sceso in campo con la maglia dell’Inter giovedì scorso in Europa League e domenica sera a Reggio Emilia contro il Sassuolo... «Voglio credere che vi siano buone possibilit­à di recuperarl­o», ha affermato Petkovic. Nel caso di forzata assenza – e considerat­a l’indisponib­ilità di Moubandjé – il c.t. elvetico sarebbe costretto a titolarizz­are Michael Lang sulla fascia sinistra, lui che mancino non è. Quello appena trascorso per Petkovic non è stato un weekend denso di soddisfazi­oni. Alle assenze già citate, vanno aggiunte le espulsioni dirette di Remo Freuler (Atalanta) e Léo Lacroix (Saint-Etienne), così come le panchine di Haris Seferovic (Benfica) e Mario Gavranovic (Rijeka)... «La mancanza di tem-

po di gioco, in questo particolar­e momento della stagione può rivelarsi un vantaggio, in quanto ci permette di avere a disposizio­ne giocatori più freschi. Purtroppo potremo effettuare un solo vero allenament­o (quello di stamattina, ndr) per giudicare la condizione dei singoli. Ammetto che mi aspettavo uno scenario diverso per questi ultimi mesi dell’anno: potevamo essere qui a preparare in tutta tranquilli­tà una bella amichevole, invece di giocarci la qualificaz­ione con due partite in tre giorni». Colpa di quel famoso 2-0 in Portogallo, lo scorso 12 ottobre... «Un

risultato deludente, gli unici punti persi durante tutta la campagna che ci costringon­o ai playoff. Ricordo che soltanto due squadre, il Belgio e la Germania, hanno ottenuto più punti di noi nelle qualificaz­ioni. Purtroppo a Lisbona, per quanto contro i campioni d’Europa, abbiamo dimostrato troppa passività». E, senza citarli, chiama in causa i leader della squadra... «Anche se è vero che si vince e si perde come squadra, è innegabile che alcuni elementi abbiano più peso di altri. Da loro mi aspetto che si assumano tutte le loro responsabi­lità».

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KEYSTONE ‘Dai leader del gruppo mi aspetto che si assumano tutte le loro responsabi­lità’

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