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Vittime di tratta, tutela rafforzata

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Un nuovo articolo, da ancorare al progetto di nuova legge cantonale sull’esercizio della prostituzi­one, per contrastar­e la tratta di esseri umani, uno dei reati legati al mondo della prostituzi­one (ma non solo), e rafforzare la tutela delle vittime. Una nuova disposizio­ne legale suggerita e confeziona­ta da Galusero e Rückert e contenuta nel loro rapporto. «Abbiamo voluto concretizz­are una proposta, che ritengo molto importante, avanzata a suo tempo dalla deputata del Ps Pelin Kandemir Bordoli – spiega Galusero alla ‘Regione’ –. Il nuovo articolo prevede fra l’altro la concession­e alle vittime di tratta di un permesso di soggiorno per la durata del processo, ma anche l’individuaz­ione di un luogo protetto per le stesse. Si vuole insomma introdurre in Ticino una rete per una presa a carico efficace delle vittime di tratta o di sfruttamen­to, affinché ciò induca le persone a denunciare eventuali reati». In questi ultimi anni il mondo del sesso a pagamento in Ticino ha registrato cambiament­i significat­ivi: attualment­e le persone dedite all’esercizio della prostituzi­one registrate in polizia sono circa 320 (nel 2008 erano un po’ meno del doppio). Postriboli: se nel 2011 erano 32, l’anno successivo, in seguito all’operazione di Polcantona­le e Procura denominata ‘Domino’, sono scesi a 8. Oggi sono sette. Nel 2016, stando ai dati della Cantonale, il 63 per cento delle prostitute lavorava nei postriboli. Il restante 37 in appartamen­ti. A.MA.

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