laRegione

Catalogna ferma per i ‘presos’

- Ansa/red

Barcellona – Lo sciopero generale ha bloccato ieri buona parte della Catalogna e gli assi viari più importanti. La giornata di protesta era stata convocata per reclamare la liberazion­e dei prigionier­i “politici”, gli otto membri del governo destituito e due leader indipenden­tisti “presos” a Madrid. E per sostenere la presidente del parlamento Carme Forcadell che oggi al Tribunale Supremo di Madrid rischia a sua volta di finire in carcere con cinque membri dell’Ufficio di Presidenza. anch’essi accusati di “ribellione”. Strade, autostrade e linee ferroviari­e sono state tagliate dai manifestan­ti, da Barcellona a Girona, dai Pirenei alla Costa Brava. Ci sono state decine di chilometri di auto in coda. Bloccato il confine con la Francia. E sono rimasti fermi per l’invasione delle rotaie nelle stazioni di Barcellona e Girona i treni dell’alta velocità verso Madrid e la Francia. Ieri, l’Audiencia Nacional di Madrid ha però confermato il carcere preventivo per i “due Jordi”, Sanchez e Cuixart, accusati di “sedizione” per le manifestaz­ioni pacifiche del 20-21 settembre a Barcellona. Ma per la prima volta un giudice si è dissociato e ha definito “sproporzio­nato” il loro arresto. La Corte Costituzio­nale, come previsto, ha invece annullato su richiesta del governo spagnolo la dichiarazi­one di indipenden­za catalana del 27 ottobre. In un’intervista alla Bbc il ministro degli Esteri Alfonso Dastis ha tuttavia ipotizzato un referendum nazionale per modificare la Costituzio­ne e venire incontro ad alcune delle richieste catalane. «Abbiamo istituito una commission­e in Parlamento per esplorare la possibilit­à di emendare la Costituzio­ne per essere in grado di rispondere meglio alle aspirazion­i di alcuni dei catalani», ha detto Dastis. Poco più di uno zuccherino.

 ?? KEYSTONE ?? Fermi tutti
KEYSTONE Fermi tutti

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland