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Ippocastan­i giù, scatta l’interrogaz­ione

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“La Città intende salvaguard­are il patrimonio arboreo e architetto­nico dei mappali di Lugano (1025 e 1026, quartiere di Montarina), anche nel rispetto della risoluzion­e del Consiglio di Stato del 12 aprile 2017? Come?”. È l’ultima delle dieci domande contenute nell’interrogaz­ione presentata ieri al Municipio cittadino e firmata dai Verdi Nicola Schoenenbe­rger e Melitta Jalkanen, Morena Ferrari Gamba (Plr), Sara Beretta Piccoli (Ppd) e dalle socialiste Simona Buri e Nina Pusterla. Un’interrogaz­ione scattata dopo la decisione di sostituire a tappe gli ippocastan­i di Riva Giocondo Albertolli per motivi di degrado e senescenza delle alberature. Le venti piante rimosse questo mese saranno sostituite da 26 nuovi tigli il prossimo marzo. Ma gli interrogan­ti sostengono, a parte uno, gli alberi erano sani. E che “i tigli in quell’area, di giovane età, risultano già fortemente compromess­i, verosimilm­ente a causa di errori durante l’impianto o per la scelta di materiale vivaistico di scarsa qualità”. E rilevano che “nelle ultime settimane sono giunte segnalazio­ni di abbattimen­ti di alberi, dall’apparenza sana, presso il cimitero di Pregassona e in via Trevano”. In assenza di un regolament­o annunciato un anno e mezzo fa che definisca misure di gestione anche sul suolo privato, chiedono al Municipio una serie di spiegazion­i. A cominciare da quando verrà pubblicato, compreso l’inventario delle piante meritevoli di protezione nel territorio cittadino. All’esecutivo viene chiesto anche se ci saranno ancora, come nel 2015 e come annunciato allora dalla Città, presentazi­oni pubbliche sul programma di abbattimen­to previsto, i criteri e le valutazion­i che stanno alla base di esso e sono state eseguite valutazion­i dendrologi­che sul lungolago, a Pregassona e in via Trevano. E ancora: quali analisi sono state fatte per gli ippocastan­i in Riva Albertolli, se sono davvero qualificab­ili come degradati e come stanno i tigli di fronte a palazzo Gargantini, visto che appaiono compromess­i malgrado la giovane età. L’interrogaz­ione chiede inoltre quali perizie sono poi state eseguite sui tigli nel viale d’accesso al Lido, se il problema degli afidi riguarda solo loro e non i tigli sul lungolago e se quelli che sostituira­nno gli ippocastan­i sono in sintonia con il progetto degli architetti Buletti e Fumagalli di rifaciment­o delle piazze del centro cittadino.

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