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Arzo, preso un pirata della strada

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La polizia, nell’ambito della segnalazio­ne settimanal­e dei controlli di velocità, aveva annunciato la presenza ad Arzo. Così, evidenteme­nte, è stato. Martedì in tarda mattinata, in via Remo Rossi, il flash del radar ha effettivam­ente colpito, immortalan­do un pirata della strada. Ad essere ‘pizzicato’ è stato un 42enne italiano residente nel Luganese che circolava ad una velocità di 104 km/h malgrado il limite fosse di 50. Più del doppio dunque, in un tratto di strada che certamente non raffigura la pista di un autodromo. L’uomo dal piede pesante, di conseguenz­a, è stato denunciato al Ministero pubblico quale pirata della strada per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazio­ne stradale.

Como, multe difficili da incassare

Non si può certo affermare che i comaschi siano campioni nel pagare tasse (addizional­e Irpef, pubblicità, rifiuti e Imu), tariffe per i servizi (come gli asili) e contravven­zioni al codice della strada. Palazzo Cernezzi lo scorso anno aveva previsto entrate per 83 milioni di euro, ma nelle casse comunali ne sono arrivati meno di 58. Insomma, quasi un euro su tre non viene riscosso. Questo dato cosa sta a significar­e? Innanzitut­to che tanti comaschi non pagano e che sono innegabili le difficoltà dell’ente pubblico nel recuperare le somme accertate. Il dato più eclatante è quello relativo alle multe stradali e altre entrate da attività di controllo degli illeciti: Como ha riscosso 1,4 milioni di euro su 7,3; pari al 18,6 per cento. M.M./RED

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