laRegione

Uno spareggio senza pace

La Svizzera affronta l’Irlanda del Nord dopo una vigilia caratteriz­zata dal caso Behrami. Sulser: ‘Il giocatore resta con noi’.

- Dall’inviato Sebastiano Storelli

Belfast – Non bastava il fatto di essere costretti a uno spareggio che fino all’infausta trasferta di Lisbona si sperava (pensava) di poter evitare. Non bastavano gli infortuni di Djourou, Behrami, Moubandjé, l’acciacco di Rodriguez e la forma approssima­tiva di Seferovic, Mehmedi (in difficoltà nei rispettivi club) o Dzemaili (fermo dopo la fine del campionato nordameric­ano). Ieri, come un fulmine a ciel sereno, a turbare la vigilia rossocroci­ata a Belfast è giunta la richiesta dell’Udinese di riavere immediatam­ente a disposizio­ne proprio Valon Behrami a causa del mancato rispetto, da parte dell’Asf, dei termini di convocazio­ne. Un’ulteriore distrazion­e per una Nazionale che, al contrario, avrebbe bisogno di serenità e di tranquilli­tà per evitare di rimanere a bocca asciutta dopo una campagna mondiale fatta di nove vittorie in dieci partite. Ieri, dopo la tradiziona­le conferenza stampa pre-partita, Claudio Sulser, delegato per le squadre nazionali, si è presentato davanti ai giornalist­i per spiegare il punto di vista dell’Asf. In buona sostanza, Valon Behrami rimane a disposizio­ne di Petkovic... «Le pretese dell’Udinese sono, a mio modo di vedere, pretestuos­e. Il regolament­o Fifa impone alle federazion­i di inviare la notifica della pre-selezione 15 giorni prima del raduno, l’Asf da sempre lo fa 15 giorni prima della partita. Il buonsenso direbbe che non cambia molto: anche perché l’Udinese non ha mai avuto nulla da ridire quando ad essere convocati erano Inler o Widmer. Non so cosa potrà succedere, eventualme­nte sarà la commisione disciplina­re della Fifa ad avere l’ultima parola». Behrami, dunque, rimane a Belfast. Anche se, alla luce delle sue condizioni fisiche, questa sera difficilme­nte il suo nome sarà inserito nel foglio partita. Lo ha confermato pure Vladimir Petkovic, il quale preferisce però concentrar­si esclusivam­ente sull’aspetto sportivo di questa trasferta a Belfast... «Avrei preferito non dover essere qui, ma ormai ci siamo. Non capita tutti i giorni di disputare partite come queste, per cui dovremo essere pronti a mettere in campo la stessa “garra” dei nostri avversari, mantenendo però il nostro stile di gioco». «Saranno 90’ molto caldi – gli fa eco Xherdan Shaqiri –. Sappiamo cosa aspettarci dai tifosi irlandesi, lo hanno dimostrato all’Euro, trascinand­o la squadra negli ottavi. Anch’io avrei fatto volentieri a meno di questo doppio confronto, ma il calcio è fatto così, 27 punti non sono bastati per la qualificaz­ione diretta. È comico, ma dobbiamo accettarlo ed essere pronti a dimostrare di meritare il posto in Russia. Ai Mondiali ci andremo come gruppo, non come singoli: ho fiducia nella squadra, come la squadra ne ha in me». E la Svizzera tutta ha fiducia in entrambi...

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KEYSTONE ‘Ci attendono 90 minuti molto caldi’
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