La peculiarità del calcio che resiste alla riunificazione
Seguire oggi una partita di calcio a Windsor Park è un’esperienza molto diversa da quella che sarebbe stata trent’anni fa, quando lo spettacolo sul campo era sistematicamente accompagnato da cori violenti e minacciosi nei confronti dei cattolici. Il pallone, di fatto, simboleggia in modo esemplare quella che è la divisione dell’Irlanda del Nord. I cattolici, infatti, sono tutti tifosi dell’Eire e difficilmente qualcuno di loro stasera si recherà allo stadio. Rispetto agli anni dei Troubles, la situazione all’interno del Windsor Park è molto più tranquilla, ma il lavoro in profondità fatto dalla federazione nordirlandese non ha comunque convinto i cattolici a cambiare bandiera... «D’altra parte – conferma Gerry, il nostro taxista –, il calcio è sempre stato lo sport della ‘working class’, proprio lo stato sociale alla base dei Troubles, scoppiati e cresciuti nel substrato dei quartieri operai». Il fatto poi che da regolamento Fifa qualsiasi cittadino nordirlandese abbia il diritto di decidere di giocare con la maglia dell’Eire non facilita di certo l’accesso di calciatori cattolici nelle fila dell’Irlanda del Nord. Per quanto, oggi molto più di qualche anno fa, la squadra stia diventando interreligiosa, a partire dal suo selezionatore, il cattolico Michael O’Neill. Il calcio rappresenta una mosca bianca nel panorama sportivo dell’isola. In quasi tutte le principali discipline, a cominciare dall’amatissimo rugby, la selezione irlandese è una e una sola, senza differenze tra unionisti e repubblicani. Altra peculiarità del calcio è la bandiera dell’Irlanda del Nord. Dal 1954 al 1972 a sventolare era stata l’Ulster Banner (croce rossa in campo bianco, con una mano rossa al centro), ma dopo i fatti del Bloody Sunday il vessillo fu ritirato. Adesso si dovrebbe utilizzare l’Union Jack, ma per le partite di calcio a far stato è ancora l’Ulster Banner. L’inno intonato stasera a Windsor Park sarà invece il God Save The Queen, per quanto molti vorrebbero cambiarlo con A Londonderry Air, sulle note della tradizionale Danny Boy. Per il rugby, invece, è stato creato un inno apposito (Ireland’s Call), ma nelle partite disputate in territorio dell’Eire viene intonato il repubblicano Soldier’s Song.