Tigers a briglia sciolta
Partita a senso unico. Il Lugano asfalta i Riviera Lakers: troppo il divario tecnico tra le squadre sul parquet.
Al termine di un match in cui ha quasi sempre tenuto il piede sull’acceleratore, il Lugano esce a testa alta, portando a casa una bella vittoria. «In queste gare bisogna sempre stare attenti, perché i cali mentali si possono pagare caro», commenta a fine gara il viceallenatore Carettoni. Primo quarto, pronti, via; non erano passati che 145 secondi quando Povia, coach ospite, si è visto costretto a ricorrere al timeout. A quel punto i Tigers erano già sull’11-0. Come si può facilmente intuire, quello non è stato l’unico momento di dominio bianconero, visto che il match è praticamente stato a senso unico. Nessuna flessione da parte degli uomini di Petit che, in difesa come in attacco, hanno pensato al collettivo, con giochi di pregevole tecnica e altruismo. Così il parziale è lievitato a 23-9 alla prima pausa, con un Riviera veramente povero di argomenti, con le attenuanti per le assenze di Zivanovic, Gaillard, Axel e Steeve Louissaint. Come già a Massagno, queste assenze limitano molto le rotazioni e il valore tecnico della squadra, se si pensa che tre di questi sono da quintetto base. Ma si gioca con chi c’è e il Lugano è andato al raddoppio, 42-21 al 5’ e sul 46-23 al 7’: Petit ha fatto ruotare anche Mussongo e Kovac e alla pausa grande +25, 56-31. Il terzo quarto ha seguito l’onda dei primi due, con i Tigers ad annichilire gli ospiti: +30, 66-36 al 3’, con già 4 giocatori dei Tigers in doppia cifra. All’ultima pausa si è andati prima con una magia di Molteni da dietro il tabellone, poi con 2 punti di Lukic che hanno fissato il punteggio sull’89-47. L’ultimo quarto è stato aperto da una tripla di Kovac, la seconda, per il +45, 92-47, margine immutato anche al 3’, 96-51. Poi il Lugana ha giochicchiato, e il Riviera ne ha allora approfittato per mettere 9 punti consecutivi. Il 100 lo ha passato Steinmann al 9’, 101-64, dopo che un po’ tutti ci avevano provato invano. Negli ultimi minuti, il Riviera ha approfittato degli spazi lasciati dai ticinesi per realizzare l’ultimo canestro del match, archiviato con il punteggio di 101-66. Addirittura quasi riduttivo visto il divario in campo... «Siamo questi... – commenta la-
conico a fine partita il tecnico dei romandi Paolo Povia –. Spero di recuperare qualcuno ma non si possono regalare 4 giocatori a un Lugano veramente forte». Sull’altro fronte, coach Petit si dice «contento per metà. Nel primo e nel terzo quarto siamo stati molto attenti in ogni parte del campo, nel secondo quarto abbiamo concesso qualcosa di troppo e nell’ultimo quarto la tensione è calata. Se vogliamo crescere dobbiamo essere attenti e determinati per 40 minuti. Devo dire che abbiamo provato per la prima volta la marcatura a zona e sono abbastanza soddisfatto dell’esito. Anche se, non lo nego, c’è da lavorare. E facendo ruotare tutti, ho dato un po’ di fiato a chi nelle gambe ha solo una trentina di minuti».