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Tigers a briglia sciolta

Partita a senso unico. Il Lugano asfalta i Riviera Lakers: troppo il divario tecnico tra le squadre sul parquet.

- Di Dario Bernasconi

Al termine di un match in cui ha quasi sempre tenuto il piede sull’accelerato­re, il Lugano esce a testa alta, portando a casa una bella vittoria. «In queste gare bisogna sempre stare attenti, perché i cali mentali si possono pagare caro», commenta a fine gara il viceallena­tore Carettoni. Primo quarto, pronti, via; non erano passati che 145 secondi quando Povia, coach ospite, si è visto costretto a ricorrere al timeout. A quel punto i Tigers erano già sull’11-0. Come si può facilmente intuire, quello non è stato l’unico momento di dominio bianconero, visto che il match è praticamen­te stato a senso unico. Nessuna flessione da parte degli uomini di Petit che, in difesa come in attacco, hanno pensato al collettivo, con giochi di pregevole tecnica e altruismo. Così il parziale è lievitato a 23-9 alla prima pausa, con un Riviera veramente povero di argomenti, con le attenuanti per le assenze di Zivanovic, Gaillard, Axel e Steeve Louissaint. Come già a Massagno, queste assenze limitano molto le rotazioni e il valore tecnico della squadra, se si pensa che tre di questi sono da quintetto base. Ma si gioca con chi c’è e il Lugano è andato al raddoppio, 42-21 al 5’ e sul 46-23 al 7’: Petit ha fatto ruotare anche Mussongo e Kovac e alla pausa grande +25, 56-31. Il terzo quarto ha seguito l’onda dei primi due, con i Tigers ad annichilir­e gli ospiti: +30, 66-36 al 3’, con già 4 giocatori dei Tigers in doppia cifra. All’ultima pausa si è andati prima con una magia di Molteni da dietro il tabellone, poi con 2 punti di Lukic che hanno fissato il punteggio sull’89-47. L’ultimo quarto è stato aperto da una tripla di Kovac, la seconda, per il +45, 92-47, margine immutato anche al 3’, 96-51. Poi il Lugana ha giochicchi­ato, e il Riviera ne ha allora approfitta­to per mettere 9 punti consecutiv­i. Il 100 lo ha passato Steinmann al 9’, 101-64, dopo che un po’ tutti ci avevano provato invano. Negli ultimi minuti, il Riviera ha approfitta­to degli spazi lasciati dai ticinesi per realizzare l’ultimo canestro del match, archiviato con il punteggio di 101-66. Addirittur­a quasi riduttivo visto il divario in campo... «Siamo questi... – commenta la-

conico a fine partita il tecnico dei romandi Paolo Povia –. Spero di recuperare qualcuno ma non si possono regalare 4 giocatori a un Lugano veramente forte». Sull’altro fronte, coach Petit si dice «contento per metà. Nel primo e nel terzo quarto siamo stati molto attenti in ogni parte del campo, nel secondo quarto abbiamo concesso qualcosa di troppo e nell’ultimo quarto la tensione è calata. Se vogliamo crescere dobbiamo essere attenti e determinat­i per 40 minuti. Devo dire che abbiamo provato per la prima volta la marcatura a zona e sono abbastanza soddisfatt­o dell’esito. Anche se, non lo nego, c’è da lavorare. E facendo ruotare tutti, ho dato un po’ di fiato a chi nelle gambe ha solo una trentina di minuti».

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TI-PRESS/PUTZU Tutto troppo facile per Petit

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