C’è un posto per tutti
Cercare un apprendistato è difficile, ma i dati di collocamento del 2017 sono confortanti Chi a giugno ha finito la scuola media ha trovato un posto di tirocinio o continuerà gli studi. L’auspicio è, però, che l’offerta di posti nelle aziende aumenti.
Il trend degli ultimi anni si è confermato. Anche nel 2017, infatti, è stato trovato un posto a tutti i ragazzi che a giugno hanno finito la scuola media. Ma la situazione per Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento educazione cultura e sport (Decs), potrebbe addirittura migliorare. Sì, perché come si evince dai risultati della Campagna di collocamento per il 2017 presentata ieri in conferenza stampa c’è equilibrio tra posti a disposizione e richieste di tirocinio. «Pur considerandoli dati incoraggianti – ha affermato Bertoli –, se questo equilibrio fosse un po’ più fragile e se, come accaduto Oltralpe, avanzassero dei posti presso le aziende, i ragazzi avrebbero più scelta». Qualche centinaio di posti in più insomma, che si spera di poter avere nei prossimi anni. Intanto, per il 2017, le cifre sono positive. A fronte di 4’540 aziende interpellate dal Dipartimento, se 2’777 non hanno offerto posti di tirocinio se ne sono registrate 1’607 che invece hanno aperto le porte ai ragazzi. E sono 141 in più rispetto all’anno scorso. Un altro dato in crescita è quello che riguarda i posti di formazione messi a disposizione: sono stati, dato aggiornato a fine ottobre, 3’471: la crescita rispetto al 2016 è di 292 posti. Il tutto, in un contesto sempre più complicato. «Al giorno d’oggi cercare un posto d’apprendistato – afferma Claudia Sassi, direttrice aggiunta della Divisione della formazione professionale – è come cercare un lavoro». Il Decs cosa ha previsto per sostenere chi è appena uscito alla scuola media e deve affrontare una scelta così delicata? «Il dipartimento già in agosto sostiene attivamente chi non ha ancora trovato un posto» risponde Sassi, presentando i risultati raggiunti dal Gruppo operativo di collocamento a tirocinio (Goct), nato apposta per fornire il necessario sostegno. Tutti i ragazzi che hanno finito il percorso scolastico obbligatorio hanno trovato una soluzione grazie al Goct, mentre sono 19 i ragazzi non usciti dal mondo della scuola per cui non è stato possibile trovare una soluzione. Questo gruppo ha visto la collaborazione attiva di orientatori scolastico-professionali che hanno seguito passo a passo i giovani nelle loro scelte e degli ispettori del tirocinio, che hanno aiutato a cercare posti in più in estate. Anche le aziende formatrici hanno avuto un ruolo importante, rendendo disponibili quei posti. Aziende che sono state sensibilizzate dal Gruppo promosso dal Decs per offrire posti di tirocinio a ragazzi ticinesi, senza cercare Oltreconfine. La risposta è stata buona, conferma Claudia Sassi. I frontalieri tra
gli apprendisti nel 2016 erano al 6,6 per cento, solo tre anni prima si sfiorava il 14 per cento. I ragazzi come si approcciano a questo mondo nuovo e per loro sconosciuto? «Spesso faticano a fare una scelta – risponde Bertoli –. Nella
scuola media da anni si è cominciato con l’educazione alle scelte, cercando di far capire ai ragazzi che occorre maturare presto un’idea di cosa si voglia fare una volta terminato il ciclo obbligatorio». Ad aiutarli, con esempi concreti e iniziative a loro rivolte, ci sarà la tredicesima edizione di Espoprofessioni, presentata a margine della conferenza stampa e che si terrà dal 5 al 10 marzo 2018 presso il Centro esposizioni di Lugano.