Zurich risparmierà sul personale
Confrontata con costi crescenti la compagnia mira a minori spese per 1,5 miliardi di dollari
Zurigo – Sotto pressione a causa dei danni legati agli uragani Harvey, Irma e Maria e ai terremoti in Messico, Zurich Insurance Group prevede nuove misure di risparmio. L’assicuratore zurighese mira in particolare a una riduzione delle spese di sottoscrizione. In un comunicato, il gruppo ricorda che le indennità legate agli uragani che hanno investito tra agosto e settembre gli Stati Uniti e i Caraibi dovrebbero raggiungere 700 milioni di dollari (692 milioni di franchi). Dopo il pagamento delle imposte, la somma dovrebbe situarsi attorno ai 620 milioni. Oltre a queste uscite, Zurich Insurance deve mettere in conto gli indennizzi per altre catastrofi naturali del terzo trimestre. Il gruppo menziona in particolare i terremoti in Messico e le tempeste nelle regioni Asia-Pacifico ed Eemea (Europa, Medio Oriente e Africa). L’assicuratore, che per la prima volta non pubblica cifre dettagliate per il terzo trimestre, aggiunge di essersi concentrato sul miglioramento dei risultati a livello tecnico e di efficienza. Il gruppo ha confermato l’obiettivo di contenere i costi di ristrutturazione di quest’anno al di sotto dei 500 milioni di dollari (488,3 milioni di franchi al cambio attuale). La compagnia conta di risparmiare 1,5 miliardi di dollari entro il 2019, con il 2015 come anno di riferimento. Alla fine di giugno Zurich aveva realizzato economie per 550 milioni, dopo aver già ridotto le spese di 300 milioni nel 2016. Alla fine di agosto, l’assicuratore aveva confermato la volontà di alleggerire l’organizzazione della sua sede principale di Zurigo, prevedendo soppressioni di impieghi nei settori del controllo di gestione e delle finanze. Stando al sito Finews, Zurich Insurance contava di tagliare circa 200 posti. L’assicuratore nel febbraio 2016 aveva annunciato l’intenzione di sopprimere o delocalizzare 8mila posti sui 55mila dell’organico a livello mondiale. All’inizio di agosto, il direttore generale Mario Greco aveva invece reso noto di aver rinunciato all’obiettivo, fissato poco prima della sua entrata in funzione. Aveva semplicemente dichiarato di esaminare riduzioni dei costi a tutti i livelli ma senza fornire cifre precise sui tagli al personale. ATS/RED