Come a Lugano, una ogni cinque abitanti
La domanda è: che senso ha, a Rossa, in cima alla Val Calanca, una società il cui scopo è “fornire servizi nel campo delle perforazioni petrolifere on-shore e dei pozzi petroliferi in produzione, dell’ingegneria civile, idraulica, industriale, portuale, aeroportuale”? La risposta è sempre la stessa: società di questo o altro tipo sono ovunque, soprattuto dove trovano un beneficio fiscale e pochi controlli, com’è stato il caso finora del Moesano. E ancora: che ci fanno a Rossa ben 37 società, di cui una trentina con scopi non inerenti alla valle? Il sindaco Graziano Zanardi getta uno sguardo sul Ticino: «Rossa con 37 società e 152 abitanti, ossia un rapporto uno a cinque, è in linea con Lugano che conta 14mila società per 63mila abitanti. Ma Chiasso conta 2’853 società per 7’800 abitanti, per un rapporto di uno a tre. Idem Bedretto che ha 33 società e 108 abitanti. Perciò ci sentiamo in buona compagnia». Considerato che il problema delle società bucalettere tiene banco da mesi, specie da quando il granconsigliere supplente Hans Peter Wellig ha interrogato il governo retico lo scorso giugno, ossia un anno dopo l’appello fatto dal Cantone ai Comuni affinché avviassero verifiche preliminari, perché Rossa non ha pensato di divulgare prima i risultati ottenuti? «Sfruttando questo tema, negli ultimi mesi c’è stata molta propaganda politica e personale in vista delle elezioni cantonali 2018. Quanto a me, sarei stato contento di spiegare quanto fatto all’inviato della Rai, che però non mi ha contattato», a differenza di ‘Falò’ che ha incontrato il sindaco, ma dall’intervista non è scaturito l’impegno del Comune.
‘Cà Rossa’ di Grono, riecco i bambini
La ‘Cà Rossa’ di Grono, di proprietà comunale e già sede dell’asilo, stasera accoglierà i bambini per la ‘Notte del racconto’. Nei mesi scorsi vi avevano il domicilio decine di società fittizie. Un polo dell’innovazione mai decollato e fatto sgombrare recentemente dal Municipio.