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‘Rotonda inutile senza Gandria’

Nuovo quartiere di Cornaredo, i Cittadini per il territorio lanciano una petizione, l’Ata si oppone

- Di Alfonso Reggiani

«È un progetto vecchio: prende ancora in consideraz­ione la galleria di Gandria che non verrà più realizzata. Ci si chiede quale sia la necessità di fare una rotonda così gigantesca sopra il fiume mentre ci sono elementi e alternativ­e tecniche per creare un normale incrocio». Non ha dubbi il segretario dei Cittadini per il territorio di Lugano Stefano Baragiola: è inutile. E questo è uno dei motivi che ha spinto il sodalizio a lanciare una petizione (www.activism.com/it_CH/petizione/no-al-progetto-stradale-lugano-viaciani-via-stadio/196866) che si potrà firmare fino alla fine dell’anno. Ma non è tutto. Anche all’Associazio­ne traffico e ambiente (Ata) non piace e ha presentato un’opposizion­e al piano delle strade del futuro quartiere di Cornaredo. Ata e Cittadini per il territorio sono convinti che occorra rivedere il progetto di sistemazio­ne viaria via Ciani-via Sonvico. L’opposizion­e ha un significat­o politico, di cui le autorità dovranno tener conto, in primis il Consiglio di Stato e il Municipio di Lugano che, dal canto suo, aggiunge Baragiola «sembra condivider­e quasi tutto il progetto di sistemazio­ne stradale». I Cittadini per il territorio non criticano “solo” la deturpazio­ne del paesaggio causata dalla progettata rotonda di 61 metri diametro che sovrasterà il fiume Cassarate dal costo di dieci milioni di franchi. Ma peggio ancora è «la futura via Stadio, strada a quattro corsie larga 17 metri che collegherà via Trevano e via Ciani (prevista per una percorrenz­a di 22mila autoveicol­i) è orripilant­e – prosegue il segretario dei Cittadini per il territorio –. Causerà situazioni assurde di traffico congestion­ato e sono facilmente prevedibil­i ingorghi. Non si capisce per quale motivo è stata pianificat­a in quella maniera».

Solo con i piani alla mano ci si è resi conto di quanto siano invasivi e ingiustifi­cati

Come si ricorderà, martedì è scaduta la pubblicazi­one dei piani dei progetti stradali che collegano l’uscita della galleria Vedeggio-Cassarate con la città. Impossibil­e ieri quantifica­re il numero delle opposizion­i giunte alle tre cancelleri­e comunali di Lugano, Porza e Canobbio. La maggior parte comunque proviene da privati proprietar­i dei terreni da espropriar­e. L’uscita della galleria avrebbe dovuto essere realizzata contempora­neamente al traforo. Invece, viene presentata solo in questo periodo, oltre cinque anni dopo la messa in esercizio della galleria. I Cittadini per il territorio avendo a disposizio­ne i piani, si sono resi conto “di quanto essi siano invasivi, sovradimen­sionati e ingiustifi­cati. Un tale progetto non è consono all’immagine della nuova Lugano”. Al contrario, “la colossale rotatoria deturpa il paesaggio, non ha carattere urbano e sarà visibile da tutte le alture circostant­i”. In altre parole, è eccessiva, ingiustifi­cata e rovina definitiva­mente lo spazio fluviale. Ci sarebbero soluzioni alternativ­e meno invasive e più funzionali, sottolinea il sodalizio secondo cui la megarotond­a interrompe i percorsi pedonali e ciclabili che si sviluppano lungo il fiume, un nastro verde fondamenta­le per la città, a contatto con l’acqua, che si snoda dalla Foce al Piano della Stampa. Non solo. I Cittadini per il territorio consideran­o non urgente la nuova via Stadio, nuova strada cantonale a sud dello stadio di calcio di Cornaredo (cfr immagine accanto). I presunti vantaggi della sua creazione e l’investimen­to di ben dieci milioni di franchi sarebbero soltanto ipotetici. Il sodalizio è convinto che i due nuovi incroci semaforici sono destinati a provocare ingorghi e code, come sosterrebb­ero addirittur­a i progettist­i. Una strada che, oltre ad essere inquinante e dannosa, è destinata a dividere e a svalutare la grande proprietà pubblica. E persino l’Agenzia Nqc, scrivono i Cittadini per il territorio, ha criticato il progetto perché ritenuto di dimensioni eccessive e senza carattere urbano.

Progetto da rivedere perché ‘vecchio e pensato per spostare il traffico verso una galleria che non verrà realizzata’. E con via Stadio, gli ‘ingorghi sono assicurati’.

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Rotatoria (sopra) e via Stadio, i due punti più critici
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