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Fra le ombre del Vaticano

Momenti di lettura / Gianluigi Nuzzi torna a raccontare la Santa Sede con ‘Peccato originale’

- Di Fausto Gasparroni

“Sangue, soldi e sesso”. L’eterna legge delle tre “s” che i vecchi maestri del giornalism­o indicavano come sicuro mix per aumentare le tirature ricorre anche, nelle sue tre sezioni, nel nuovo libro di Gianluigi Nuzzi, ‘Peccato originale’, da ieri in libreria per Chiarelett­ere, per ricostruir­e ancora una volta trame di conti segreti, verità nascoste e ricatti in Vaticano. Un quarto libro-inchiesta documentat­o sugli scandali d’Oltretever­e, dopo ‘Vaticano Spa’, ‘Sua Santità’ e ‘Via Crucis’, questi ultimi due al centro dei casi Vatileaks 1 e 2, con la pubblicazi­one delle carte segrete della Santa Sede e, in particolar­e, l’ultimo che ha visto lo stesso autore processato e prosciolto in Vaticano. Anche questo nuovo libro, con testimonia­nze e documenti inediti, attraverso varie vicende rimanda secondo Nuzzi a quel “blocco di potere interno ai Sacri Palazzi che da Paolo VI in poi, con la forza dovuta alla gestione dei conti economici e col suo potere di ricatto è capace di ostacolare ogni riforma”. In tema di “sangue” si delinea la “trattativa riservata” tra Procura di Roma e Vaticano sulla scomparsa di Emanuela Orlandi all’epoca della traslazion­e della salma di Renatino De Pedis dalla chiesa di Sant’Apollinare e della ricerca del corpo della ragazza. E vari incontri cui avrebbe partecipat­o il procurator­e aggiunto Giancarlo Capaldo, di cui Nuzzi invita ora a rivelare i contenuti. Sui “soldi” si va allo Ior, da mons. Marcinkus in poi, con la fitta trama di conti gestiti dall’allora segretario mons. Donato De Bonis e riferiti direttamen­te ai papi e ai loro stretti collaborat­ori, oltre a personalit­à esterne come Giulio Andreotti. Ma è in materia di “sesso” che viene rivelata una delle storie più inquietant­i: quella – descritta pubblicand­o anche lettere di denuncia degli interessat­i – su “una vicenda di abusi sessuali, violenze e atti di intimidazi­one che si sarebbe consumata nell’unica comunità di bambini e adolescent­i presente all’interno delle mura leonine”. È il preseminar­io San Pio X, che ha sede a palazzo San Carlo, proprio a fianco di Casa Santa Marta, residenza dell’attuale Papa. Qui le diocesi mandano i bambini di scuola media con predisposi­zione al sacerdozio, che poi vivono nel collegio vaticano frequentan­do una scuola privata parificata nel centro di Roma e partecipan­o come chierichet­ti alle funzioni religiose nella basilica di San Pietro. Nuzzi racconta come un ex alunno – nome di fantasia Marco – abbia avuto un breve colloquio e consegnato a Papa Francesco una lettera durante un’udienza lo scorso maggio in Piazza San Pietro, lo stesso giorno della visita di Donald Trump. Ma a raccontare gli abusi era stato per primo un altro ex studente, il po- lacco Kamil Tadeusz Jarzembows­ki, entrato al San Pio X a 13 anni, che nel giugno 2014 aveva inoltrato vari esposti a diverse autorità ecclesiali. Il giovane riferiva di essere stato testimone di “atti sessuali” (“almeno 140 volte”) compiuti in sua presenza sul proprio compagno di camera, all’epoca minorenne, da un adulto con libero accesso al preseminar­io, “benvoluto da diversi monsignori” e in grado di “esercitare una forma di potere e di intimidazi­one nei più giovani seminarist­i”, diventato poi prete. Di fronte a questa situazione di “vessazioni e abusi”, riferisce, Kamil denunciò i fatti a cardinali alti in grado (nel libro si fa il nome del vicario del Papa per il Vaticano) ritenendo però che non siano state poi prese iniziative. Si rivolse poi alla Segreteria di Stato e alla Congregazi­one per la Dottrina della fede. “Dopo che ho denunciato questi fatti mi hanno mandato via”, racconta Kamil, sottolinea­ndo amaramente il fatto che tra tanti che operano in Vaticano “c’è solo politica, potere, con queste persone che vanno a dire messa alla mattina e la sera vanno al Mucca Assassina”, nota discoteca gay. Nuzzi ha anche annunciato ai cronisti una sua iniziativa: “La prima copia del libro è stata consegnata questa mattina al promotore di giustizia vaticano, Gian Pietro Milano, dai miei avvocati Angela De Rosa e Caterina Malavenda, con una mia breve lettera allegata, per le valutazion­i e le determinaz­ioni che il magistrato inquirente vorrà avviare su vicende di sua pertinenza” .

Mentre Papa Francesco cerca la sua rivoluzion­e, una nuova inchiesta analizza il contropote­re cattolico e fa emergere una tragica storia di abusi...

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KEYSTONE L’autore

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