Ridley Scott cancella Kevin Spacey
La campagna per il terzo Oscar di Kevin Spacey era già partita. Ma l’attore dovrà dire addio ai suoi sogni di gloria, quelli della conquista di un’altra statuetta. Travolto dallo scandalo sulle molestie sessuali, Spacey è stato estromesso dal film ‘Tutto il denaro del mondo’ a riprese già finite, come riportano i media americani. Il film, diretto da Ridley Scott, racconta la storia del rapimento del miliardario americano John Paul Getty III nel 1973, ed è atteso nelle sale il 22 dicembre. Sul grande schermo però non sarà Spacey a calarsi nei panni del nonno del magnate del petrolio, Jean Paul Getty. Sarà sostituito da Cristopher Plummer. E tutte le scene in cui compariva la star, in accordo con cast e troupe, saranno girate nuovamente, trailer incluso. Si tratta di una decisione che non ha precedenti nella storia del cinema, e che è stata presa in accordo tra la Scott Free Production, che fa capo a Ridley Scott, e la Imperative Entertainment, le due società che stanno producendo il film per la Sony Pictures. Il volto dell’attore è già scomparso pure da tutte le iniziative e i prodotti di marketing per promuovere il film. Ora è una corsa contro il tempo per rispettare la data di uscita. Nel film ci sono anche Michelle Williams nel ruolo di Gail Harris, la madre del giovane Getty, e Mark Wahlberg. Spacey è stato accusato dall’interprete di ‘Star Trek’ e ‘Rent’, Anthony Rapp, di averlo violentato quando aveva solo 14 anni. Secondo quanto denunciato, tutto sarebbe avvenuto dopo un incontro ad una festa nel 1986. Spacey ha detto di non ricordare l’incidente, ma si è comunque scusato per quello che ha definito un «comportamento inadatto», tuttavia non è bastato. E dopo l’episodio è stato allontanato anche da Netflix e dalla serie ‘House of Cards’. Intanto, a un mese dallo scoppio del caso che ha travolto il produttore Harvey Weinstein, un sondaggio di Cnn afferma che circa un americano su cinque ha amici o familiari che hanno condiviso sui social media storie di molestie o aggressioni sessuali seguendo la campagna #metoo. ANSA/RED