Wendy e il tabù da sfatare
Dopo il miglior risultato in carriera nel gigante, domani Holdener ritrova il ‘suo’ speciale in cui le manca ‘solo’ la vittoria
È una delle sciatrici più attese del fine settimana. E Wendy Holdener non avrebbe potuto iniziare nel migliore dei modi la nuova stagione di Coppa del Mondo. Il sesto posto conquistato nel gigante di Sölden di un paio di settimane or sono è infatti di gran lunga il suo risultato migliore conquistato in carriera tra le porte larghe. Domani a Levi la svittese ritroverà la sua disciplina preferita, quello slalom speciale del quale è uno dei nomi di punta e in cui può già vantare un palmarès di tutto rispetto. Per la squadra svizzera femminile la tappa finlandese è una ghiotta occasione per festeggiare il primo podio. Ma se a suon di risultati Holdener ha saputo costruirsi una solida reputazione, le resta una ‘gran bella’ lacuna da colmare. La 24enne di Unteriberg non è infatti ancora riuscita a vincere nemmeno uno slalom in Coppa del Mondo. La colpa, si fa per dire, è da attribuire soprattutto a tale Mikaela Shiffrin, una ‘marziana’ che da quattro anni, da quando cioè è comparsa sulla scena della disciplina, arraffa praticamente tutto ciò che le capita sotto gli sci. Già domani sulle nevi del grande Nord si potrà avere una prima indicazione sul fatto che la statunitense sia sempre uno o più gradini sopra le avversarie, nella stagione che avrà nel suo culmine nelle Olimpiadi che si disputeranno in Corea del Sud. Tra le atlete che posseggono capacità e carattere per rompere l’imbattibilità quasi totale di Shiffrin, l’elvetica Holdender è sicuramente tra le più quotate. Assente la slovacca Veronika Velez Zuzulova, numero 2 in slalom, a causa dell’infortunio a un ginocchio, nel gruppo di chi punta a rovesciare dal trono la 22enne di Vail potrebbe esserci Mélanie Meillard.
Pur essendo ancora giovanissima (ha 19 anni), è una ragazza di grande talento ed è indubbio che abbia tutte le qualità per arrivare al podio, anche entro tempi brevi. Nella sua prima stagione nell’élite è stata capace di balzare al decimo posto del ranking mondiale. E v’è da scommettere che non sarà la disavventura di Sölden (era settima nella prima manche prima di uscire di pista) a frenarne la corsa. Al via a Levi anche Michelle Gisin ed è già un mezzo miracolo, dopo lo strappo di un legamento del ginocchio destro che si era procurata a fine ottobre. ATS/SME