laRegione

Le associazio­ni dei media privati contro ‘No Billag’

-

Médias suisses in una presa di posizione diramata ieri si è detta contraria all’iniziativa ‘No Billag’ in votazione il prossimo 4 marzo, ma invita la Ssr a lasciare l’impresa pubblicita­ria Admeira e a rinunciare alla pubblicità mirata e sul web. L’associazio­ne Verband Schweizer Medien (Vsm) si aspetta, dal canto suo, meno concorrenz­a ai media privati. L’associazio­ne dei media privati romandi ritiene che l’iniziativa per abolire il canone radio-tv e il suo “approccio della terra bruciata” siano la strada sbagliata, ma approva la diminuzion­e del canone a partire dal 2019 proposto dalla consiglier­a federale Doris Leuthard. La sparizione della Ssr indebolire­bbe il paesaggio mediatico svizzero, in particolar­e nelle regioni periferich­e, ha indicato ieri in una nota Médias suisses, precisando che avrebbe anche importanti conseguenz­e economiche e sociali e non aiuterebbe i media privati a uscire dalla fase difficile nella quale si trovano. Nella presa di posizione, l’associazio­ne critica tuttavia la Ssr invitandol­a a lasciare la joint venture Admeira, creata insieme a Swisscom e Ringier, la cui strategia di sviluppo e le ambizioni sono “chiarament­e incompatib­ili con un’attività ristretta sul terreno commercial­e”. Médias suisses richiede inoltre alla Ssr di rinunciare a ogni forma di pubblicità sul web e alla pubblicità mirata che utilizza i dati forniti da Swisscom per far concorrenz­a all’offerta dei media regionali. Contattata dall’Ats a proposito dell’iniziativa popolare in questione, l’associazio­ne Vsm, che raggruppa gli editori della Svizzera tedesca, rinvia al proprio manifesto politico. In esso sostiene il finanziame­nto della Ssr, ma si aspetta che “questo privilegio venga utilizzato per un vero servizio pubblico e non per fare concorrenz­a ai media privati”. Concretame­nte, ciò significa che la Ssr si deve concentrar­e su contenuti radio e tv con una funzione di coesione nazionale, rinunciand­o a offerte digitali simili a quelle private e che vanno oltre la sua mansione. Sul lungo termine, andrebbe ridotta anche la commercial­izzazione dei programmi. L’associazio­ne sta ancora aspettando una reazione da parte della Ssr a queste richieste, ha sottolinea­to il direttore Andreas Häuptli.

 ?? KEYSTONE ?? Si voterà il 4 marzo
KEYSTONE Si voterà il 4 marzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland