Elettrosmog rilevato al minuto
Nuova campagna di misurazione su otto case in punti sensibili del Comune di Riviera
L’iniziativa corona l’impegno di questi anni dell’associazione Proprietari di immobili attraversati dagli elettrodotti. È sostenuta dal Cantone. Alta e altissima tensione nel mirino.
C’è tutta la sua esperienza di docente, di vita, nella lotta all’elettrosmog lanciata in Riviera da Elvio Bernardi, che ha raggiunto un altro risultato – concreto – con l’avvio nel nuovo Comune di valle di un’innovativa campagna di misurazione presentata ieri alla stampa alla presenza dei rappresentanti del locale Municipio, con il sindaco Raffaele De Rosa e il capodicastero Ambiente Sem Genini, e il direttore del Dipartimento del territorio consigliere di Stato Claudio Zali. Bernardi, già direttore delle scuole medie di Lodrino, nonché presidente dell’associazione Proprietari di immobili attraversati da elettrodotti (Piae), ha infatti ricordato il caso di un suo allievo di terza media, cresciuto sotto un elettrodotto, che ha scoperto di avere un tumore al cervello; e di un altro giovane malato e di molti altri casi ancora dubbi. Nel riferimento successivo Bernardi ha tirato in ballo uno studio della Confederazione sulle radiazioni a bassa frequenza con cui si «ammette» che un caso di leucemia infantile su 60 può essere ricondotto all’esposizione a lungo termine ai campi magnetici di bassa frequenza. «Ciononostante non è mai stata fatta una ricerca approfondita sull’incidenza degli elettrodotti», ha detto ai media. L’obiettivo ultimo di questa nuova campagna di misurazione lanciata in Riviera è di diminuire l’impatto razionalizzando le infrastrutture esistenti. Nell’Alta Leventina uno sforzo simile ha prodotto risultati di tutto rispetto: la sottrazione delle ridondanze ha infatti permesso di smantellare 60 km di linee.
Misurazioni 24 ore su 24
Nel mirino, in una vallata attraversata da un numero importante di infrastrutture, soprattutto quelle ad alta e altissima tensione, paragonabili ad autostrade nazionali e internazionali per il trasporto sull’asse nord-sud di energia incidendo sul fondovalle. Partendo dai risultati di precedenti misurazioni (nel 2000 e 2004 a Iragna), che hanno evidenziato valori non conformi all’Ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti, nel Comune di Riviera si procederà dunque a una nuova campagna, eseguita con il supporto scientifico della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) che si concluderà nel febbraio 2018 e che prevede un monitoraggio semi-permanente, minuto per minuto, 24 ore su 24, per due settimane su otto abitazioni (una dopo l’altra) ripartite in punti ritenuti sensibili a Iragna, Lodrino (specie nella frazione di Prosito), Osogna e Cresciano. I rilevamenti, con apposite centraline di monitoraggio collocate in luoghi non accessibili, saranno eseguite all’esterno come all’interno delle mura di casa. L’iniziativa, sostenuta per il 50% dalla Piae (per il Comune di Riviera) e dal Cantone, è pure appoggiata dal Comune di Biasca e dalla Città di Bellinzona.