Salario minimo 4mila franchi
Pronto a Bellinzona il nuovo Rod per i 1’355 dipendenti comunali. Branda: ‘All’avanguardia’
A differenza della cifra presentata a livello cantonale dal Consiglio di Stato, questa proposta piace ai Verdi. Mps critico, ma non annuncia referendum.
Procede a Bellinzona la fase di regolamentazione della nuova Città aggregata. Dopo Regolamento comunale (oggetto di referendum), nuovo sistema pensionistico dei dipendenti, Ente autonomo di diritto comunale Amb e preventivo 2018, il Municipio ha ora licenziato il messaggio relativo al nuovo Regolamento organico dei dipendenti (Rod), presentato ieri alla stampa dall’esecutivo al completo. Tra le novità vi è la fissazione del salario minimo a 4’000 franchi per 12 mesi (48mila all’anno). Considerato il tema di forte attualità (il Consiglio di Stato ha presentato settimana scorsa la propria proposta di un salario minimo tra i 3’372 e i 3’462 franchi al mese, lasciando insoddisfatti più fronti, tra cui Ps, Verdi e Mps), il sindaco Mario Branda ha sottolineato che quella di Bellinzona vuol essere anche una dichiarazione politica, «un messaggio verso l’esterno». «Il nostro è un Rod all’avanguardia e siamo un datore di lavoro attrattivo», ha aggiunto, portando l’esempio di un recente concorso per l’assunzione di un funzionario amministrativo che ha ricevuto ben 247 candidature. Vista la battaglia annunciata dai Verdi sul salario minimo a livello cantonale, abbiamo chiesto al consigliere comunale e coordinatore dei Verdi Ronnie David un commento sulla proposta dell’esecutivo bellinzonese. «Mi sembra abbastanza soddisfacente: 4mila per 12 mesi corrisponde a quanto auspicava l’iniziativa lanciata da Unia a livello federale che venne bocciata alle urne. Mi sembra un passo nella giusta direzione», risponde David. Di diverso parere il coordinatore dell’Mps Giuseppe Sergi. Durante la scorsa seduta di legislativo, le consigliere comunali dell’Mps avevano proposto un emendamento che fissasse un salario minimo di 4mila franchi per 13 mensilità (52mila annui), bocciato poiché presentato durante la discussione di un altro regolamento. «A dirla tutta, non si tratta di 4mila franchi al mese: calcolando 13 mensilità come fanno tutti i dipendenti, il minimo scende a 3’692 franchi», sottolinea Sergi (v. pag. 16), negando però l’intenzione di lanciare un referendum.
Sindacati soddisfatti, ma non al 100%
Altre novità riguardano l’istituzione di una Commissione consultiva e conciliativa, richiesta dal Fud con i sindacati per poter avere un organo paritetico in cui discutere questioni generali o che riguardano un singolo dipendente. «Riteniamo possa essere un buon strumento di dialogo e confronto», ha sottolineato il sindaco. Pure un’altra proposta del Fronte unico dei dipendenti (Fud), ovvero gratifiche in giorni di vacanza o (parzialmen- te) in denaro a collaboratori che abbiano fornito prestazioni particolarmente meritevoli, è stata accettata dal Municipio. Ocst e Vpod, presenti ieri, hanno definito costruttivo il clima della trattativa che li ha visti coinvolti. Gianni Guidicelli (Ocst) ha sottolineato di non essere totalmente soddisfatto, ma riconosce la presenza di diverse migliorie per conciliare meglio lavoro e famiglia.
I contenuti
Come previsto dal progetto aggregativo, a tutti gli attuali dipendenti (1’355 per 950 posti a tempo pieno) viene garantito il posto di lavoro (ma non luogo e funzione) e almeno l’ultimo salario percepito. Come nella vecchia Bellinzona, la settimana lavorativa viene mantenuta a 40 ore: 2 ore di meno per i dipendenti di alcuni ex Comuni. Tra le disposizioni sono previste 18 settimane di congedo maternità (o adozione) al posto del minimo di 14 previsto dalla legge (10 i giorni concessi invece ai neopapà), nonché la possibilità di chiedere un congedo non pagato fino a 18 mesi (2 in più rispetto a prima) per un genitore che decidesse di rimandare il rientro al lavoro dopo la nascita di un figlio. A livello finanziario, ha sottolineato Branda, l’adattamento del Rod comporta una maggiore spesa di 800mila franchi all’anno. L’obiettivo dell’esecutivo è di portare al voto il messaggio nella seduta del Consiglio comunale del prossimo 4 dicembre e, salvo intoppi, applicarlo già all’inizio del 2018.