La tabella di marcia per la statale 34
Cantieri aperti a gennaio 2019, messa in sicurezza definitiva entro il 2020. È la previsione della Regione Piemonte.
C’è una tabella di marcia per la messa in sicurezza e la realizzazione delle quattro gallerie paramassi sulla statale 34 del Lago Maggiore, tra Verbania e il confine di Piaggio Valmara. Ed è appaltare la messa in sicurezza da Verbania a Cannero Rivera, aprendo i cantieri a gennaio 2019, e nel frattempo progettare le gallerie paramassi previste tra Cannero Rivera e Cannobio, ovvero il tratto di strada in cui lo scorso 18 marzo si è verificata la frana che ha causato la morte di un motociclista ticinese. Gallerie paramassi che si vorrebbero realizzate entro il 2020. La tabella di marcia è stata annunciata lo scorso venerdì da Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione Piemonte, nel corso del convegno promosso a Cannobio dal Consiglio sindacale interregionale Lombardia-Piemonte-Ticino. Essa tiene conto della necessità di intervenire per gradi, al fine di evitare la paralisi del traffico e si basa sul fatto che sono a disposizione 25 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione, concessi dal Ministero delle infrastrutture su richiesta della Regione Piemonte, mentre 20 milioni di euro sono stati stanziati dall’Anas. Altri 30 milioni di euro sono attesi nel prossimo mese di gennaio, nell’ambito della revisione dell’accordo di programma che prevede uno stanziamento complessivo di 4 miliardi di euro. «Nell’incontro che ho recentemente avuto a Roma con i dirigenti del dicastero alle infrastrutture mi sono sentito dire che Delrio mantiene sempre gli impegni presi, per cui i 94 milioni e mezzo per i lavori sulla statale del Verbano saranno trovati», ha fatto sapere Giandomenico Albertella, sindaco di Cannobio, tornato nuovamente sul fatto che nel suo comune, negli ultimi nove anni, si sono verificate sette frane. Motivo per il quale, ha ribadito, «non ci possono più essere ritardi, considerato il fatto che si tratta di una strada internazionale utilizzata ogni giorno da 5mila frontalieri, collegamento essenziale per una provincia turistica di confine. E questo vale anche per il Locarnese». Nella fase iniziale dei lavori è prevista la posa delle reti paramassi e delle placcature, con chiodi e tiranti, per assicurare i massi in parete. A Cannobio è stato affermato che il piano della messa in sicurezza non riguarda solo la statale del Verbano, ma comprende anche quella della Valle Vigezzo – per cui sono già stati stabiliti i finanziamenti – e la provinciale della Valle Cannobina, chiusa da oltre un mese per la caduta di una frana. Da parte loro i sindacati hanno espresso il timore che possano esserci accavallamenti dei cantieri, motivo per il quale hanno chiesto e ottenuto dalle istituzioni il consenso di aprire un tavolo tecnico per programmare l’inizio dei lavori.