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Un nuovo grande Losanna

Ufficializ­zato l’acquisto del club vodese da parte del gigante petrolchim­ico Ineos, che vuole rinverdire i fasti del passato

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Il Losanna vuole tornare grande e ieri ha compiuto il primo passo per farlo. In una conferenza congiunta, l’ormai ex presidente Alain Joseph e colui che dovrebbe essere il suo successore, David Thompson, hanno annunciato che il club è passato alla società Ineos, gigante mondiale petrolchim­ico con sede a Londra di cui lo stesso Thompson è il Ceo e che è pure lo sponsor principale della squadra di hockey del capoluogo vodese. «Sono sollevato e fiero di aver trovato il miglior compratore possibile per il Losanna, club sano e solido», ha dichiarato Joseph, sottolinea­ndo come nelle ultime dieci stagioni la società abbia sempre ricevuto la licenza di gioco in prima istanza. E anche in questo caso sarà la Swiss Football League ad avere l’ultima parola, visto che dovrà ratificare il tutto. «Pensiamo che ciò dovrebbe avvenire entro due-quattro settimane – ha spiegato il nuovo numero uno del club, il quale non ha voluto rivelare il budget, che sarà comunque nettamente superiore ai 7 milioni di franchi attuali –. Le due priorità al momento sono l’ingaggio di un direttore sportivo (posizione per la quale è stato fatto anche il nome dell’attuale responsabi­le dell’area tecnica del Lugano, Giovanni Manna, che ha però smentito, ndr) e di tre o quattro giocatori d’esperienza che possano andare a formare l’ossatura della squadra. Inoltre la prospettiv­a del nuovo stadio, tra circa un anno e mezzo, è una magnifica opportunit­à». Ineos è una multinazio­nale da 17’000 impiegati ripartiti in 16 Paesi la cui ultima cifra d’affari si attesta sui 40 miliardi di dollari. Oltre al Losanna sponda hockey (il contratto scade nel 2019 ma Thompson ha assicurato che verrà rinnovato), la società sostiene già anche il Team Vaud (le selezioni giovanili vodesi) e sta negoziando degli accordi per costruire delle accademie di calcio in Botswana e Namibia. «Il Losanna deve essere la punta della nostra struttura calcistica. È vero che la nostra rimane prima di tutto una società che fa business, ma è nella nostra cultura d’impresa di sostenere i differenti attori della regione in cui siamo presenti».

‘Le persone saranno la chiave’

L’arrivo di forze nuove (e soprattutt­o di capitale) non può che far felice l’allenatore dell’attuale se-

Passaggio di consegne tra Alain Joseph e David Thompson

sta forza della Super League (ma a soli tre punti dal fanalino di coda Lugano), Fabio Celestini. «Vedremo, ci sono molte cose da definire e c’è una parte di incertezza in questo grande cambiament­o, ma a contare, più che l’opinione dell’allenatore, è quella

del tifoso che sta dentro di me – ha dichiarato l’ex giocatore vodese –. E credo che si tratti di una grande opportunit­à per il club, magnifica con il nuovo stadio che arriverà. Con le migliori infrastrut­ture e più mezzi finanziari, il club può ritrovare il suo prestigio passato. Perché bisogna essere onesti, il grande Losanna è quello del passato, non quello attuale che lotta per salvarsi. Ma la chiave del successo saranno le persone, che dovranno lavorare sul marchio Losanna e far tornare la gente allo stadio. È super eccitante».

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