Una strage e un sospetto
Washington – È di almeno cinque morti il bilancio delle sparatorie in sette diverse località della contea di Tehama, in California, compiute da un uomo poi ucciso dalla polizia. Dell’uomo si sa solo che era un bianco e aveva con sé un fucile semiautomatico e due pistole. Secondo i vicini di casa, ultimamente era apparso “strano”. In effetti si trovava in libertà su cauzione, dopo avere accoltellato una donna. Il raid è cominciato prima delle otto del mattino locali: alle 7.52 aveva infatti ucciso la sua prima vittima. Poi in auto si è diretto verso il centro città, sparando a sangue freddo ad una donna e alla figlia in un’auto che gli passava vicino. Lo sparatore ha preso di mira anche una scuola elementare nell’ora in chi i bambini stavano entrando a lezione, due sono rimasti feriti. La polizia stava indagando in sette diverse scene del crimine e non escludeva per questo che il bilancio dei morti del gesto folle potesse salire. La breaking news del mattino (in America) ha almeno temporaneamente oscurato la notizia della nuova rivelazione sui maneggi di Trump figlio nel corso della campagna elettorale paterna, data da ’The Atlantic’. Secondo il magazine, tra Trumpino e Wikileaks sarebbe stato attivo un canale di comunicazione diretta, sul cui fine, il pargolo sarà probabilmente chiamato a dare spiegazioni davanti al procuratore speciale Müller. Il giovane Donald si è affrettato a confermare la notizia, giusto per evitare i fastidi generati da quella riguardante l’incontro, inizialmente negato, alla Trump Tower con l’avvocatessa russa che gli proponeva materiale sporco su Hillary Clinton nel giugno 2016. In questo caso, la rete di Julian Assange, che aveva diffuso le e-mail del partito democratico hackerate dai russi, ha più volte contattato Trump Jr durante la campagna elettorale, e quest’ultimo ha risposto in alcune occasioni. Una volta Trump Jr ha twittato un link con alcune e-mail dopo che Wikileaks gli aveva chiesto di farlo. Un’altra volta Wikileaks ha scritto di essere contenta di essere nominata da Donald Trump durante la campagna: pochi minuti dopo il presidente aveva twittato sull’organizzazione di Assange. I democratici hanno già chiesto spiegazioni, chiedendo che Trump Jr venga sentito direttamente circa i suoi contatti con Wikileaks.