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Polizia Tre Valli al via da inizio 2018

Si inizia con un periodo di prova di 2 anni. Contributo pro capite da parte dei Comuni tra 40 e 60 franchi.

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Dal prossimo 1° gennaio nelle Tre Valli sarà operativa la nuova Polizia regionale. Lo ha comunicato il Dipartimen­to delle istituzion­i ieri, all’indomani di un incontro avvenuto a Biasca con i sindaci e i capidicast­ero Polizia dei Comuni di Blenio, Riviera e Leventina. Mentre il Cantone ha già sottoscrit­to l’accordo con il Comune-Polo di Biasca, nelle prossime settimane sono attese le convenzion­i tra quest’ultimo e gli altri Comuni della Regione VIII. Per quanto riguarda il contributo pro capite che i Comuni dovranno versare, il sindaco di Biasca Loris Galbusera spiega alla ‘Regione’ che dovrebbe situarsi tra 40 e 60 franchi. «Non sono ancora stati raggiunti gli effettivi totali del Corpo di polizia e quindi non è stato possibile fissare il contributo. Ci si baserà sul consuntivo del Comune», sottolinea. Per il 2017 (le convenzion­i avranno effetto retroattiv­o a partire dal 1° gennaio 2017), la stima è di circa 40 franchi, aggiunge. Un terzo, a titolo di paragone, di quanto sono chiamati a pagare i Comuni non aggregati per il servizio di Polizia comunale bellinzone­se. Come mai tale differenza? Il consiglier­e di Stato Norman Gobbi, direttore del Di, risponde da noi contattato che è una questione di densità della popolazion­e. Se ad Arbedo-Castione serve un certo presidio di polizia per controllar­e 5mila abitanti, il nodo intermodal­e della stazione e i centri commercial­i, diverso è il discorso dove la densità è molto inferiore. Le Tre Valli sono infatti una regione a sé stante, sottolinea Gobbi, caratteriz­zata da un vasto territorio e dalla mancanza di un polo urbano. “La nuova struttura di Polizia regionale rappresent­a una soluzione vantaggios­a per tutta la regione”, sottolinea il Di, precisando che si tratta di un progetto pilota che, aggiunge Gobbi, si protrarrà per almeno 2 anni. Tra le novità vi è la parificazi­one dei compiti tra gli agenti della Polizia cantonale e quelli del Corpo comunale che hanno seguito la formazione nella Scuola cantonale di polizia. Cosa cambierà, concretame­nte, per i cittadini? Il ministro risponde che le competenze parificate permettono di fornire un servizio più completo in tutti i momenti, «senza differenzi­azioni». Sul territorio, oltre al comando di Biasca, saranno mantenuti anche il posto dislocato di Faido e lo sportello di Aquila. SAM

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