Ice Sport Academy: perché non in Zona Quinta?
Biasca come alternativa a Piotta, per la realizzazione di un Centro di formazione internazionale per gli sport invernali come prevede il noto progetto di ristrutturazione dell’ex Sanatorio. La proposta è presentata sotto forma di interpellanza al Municipio del Borgo, da Franco Sprugasci, consigliere comunale del Gruppo Abiasca. Sprugasci allude alle difficoltà incontrate dal progetto firmato dalla Fabio Trisconi Architettura Sagl all’ex Sanatorio per un’accademia degli sport invernali (con particolare attenzione all’hockey su ghiaccio e al pattinaggio artistico), promossa da Ice Sport International Academy di Lugano con un investimento da 40 milioni di franchi. Iniziativa, rileva, “tuttavia strettamente legata alla costruzione della nuova Valascia da parte dell’Hcap”. Sprugasci ricorda allora cha “da diversi media si apprende che la società promotrice è intenzionata a valutare alternative a Quinto, poiché la realizzazione della nuova Valascia non ha portato novità concrete e il futuro vicino impianto idroelettrico del Ritom causerà dei problemi soprattutto di ordine di sicurezza e di convivenza con il cantiere”. E chiede dunque al Municipio: “Come viene valutata l’idea di proporre i terreni comunali di Zona Quinta (non vincolandoli), quale alternativa alla location di Piotta per la suddetta accademia?”. “In quanto l’ampiezza del terreno, la vicinanza alla pista di ghiaccio e alla stazione Ffs, le possibili sinergie con le varie scuole presenti (palestre, piscina, mensa, contatto tra studenti della stessa età, asilo nido ecc.), la presenza di una squadra come l’Hc Biasca Ticino Rockets, la renderebbero una valida alternativa, capace di mantenere nelle Tre Valli un progetto internazionale”, dice. L’invito al Municipio di Biasca, in caso di interesse, è dunque di non attendere il prossimo Consiglio comunale prima di attivarsi con tale proposta in seno alla Ice Sport International Academy, visti i tempi ristretti. Il progetto studiato per Piotta, rileva infatti, è importante: è prevista la costruzione di un dormitorio di sette piani, due palestre e una piscina e porterebbe in Leventina fino a 320 studenti e la creazione di 60 impieghi.