‘Macché derive autoritarie’
‘Rispettate tutte le sensibilità, tenendo conto del principio di proporzionalità’. E in vista dell’autosilo: ‘Nessuna demolizione del muraglione di sostegno del Parco’.
«Nessuna deriva autoritaria verso i cittadini contribuenti» si è verificata a Locarno a margine del “Locarno Garden” allestito sul Parco Balli dal Festival del film, in collaborazione con i suoi partner commerciali, durante la prima quindicina di agosto. Lo ha affermato il vicesindaco Paolo Caroni lunedì in Consiglio comunale, rispondendo a un’articolata interpellanza presentata dal Ppd Mauro Belgeri. Questi si lamentava sostanzialmente per le emissioni moleste e, in proiezione, poneva alcune domande riguardanti sia la valorizzazione provvisoria del sedime, sia le prospettive legate alla costruzione dell’autosilo che di fatto consentirà, finanziariamente, la gestione pubblica del parco. In merito al “Locarno Garden” Caroni ha sottolineato «l’esigenza, auspicata da più parti, di creare uno spazio aggiuntivo di intrattenimento per i festivalieri, che rispecchiasse quell’offerta di incontro che in passato veniva organizzata al Grand Hotel» e che la Città «si è premunita di rispettare tutte le sensibilità. Sia tenendo conto di chi desidera partecipare attivamente al periodo festivaliero sia di chi, specialmente tra i nostri abitanti, desidera anche la quiete». Quanto realizzato – dalla Festival Services Sagl, non dal Municipio – lo è stato «tenendo conto del principio di proporzionalità nel soppesare gli interessi pubblici e privati», sempre sotto l’occhio vigile della Polcomunale, che «ha più volte pattugliato e sorvegliato il settore in questione». E in effetti, ha aggiunto Caroni, in poche circostanze, e soltanto all’inizio del periodo, è stato necessario intervenire per far moderare i “toni” della festa. A Belgeri, che si preoccupava inoltre per il futuro del Parco, Caroni ha annunciato che il Municipio «sta valutando alcuni progetti di valorizzazione provvisoria, in attesa della sua sistemazione definitiva». Il primo è una messa a dimora di alberi e cespugli mediterranei, nonché di camelie, entro la primavera del prossimo anno.
Traffico, impatto limitato
Sempre in proiezione, è tutto da scrivere il capitolo riguardante l’autosilo, la cui creazione è per altro aborrita da Belgeri. Il consigliere comunale chiedeva come sarà regolato il traffico lungo via Borghese. Essa «è codificata quale “area di circolazione veicolare limitata” – ha rilevato il vicesindaco – e la gestione del traffico andrà regolamentata in modo da non ostacolare e non mettere in pericolo pedoni e ciclisti». Sempre nel merito «va precisato che le valutazioni del traffico indotto contenute nella documentazione pianificatoria, oggetto del
recente esame preliminare sostanzialmente positivo da parte del Dipartimento del territorio, non portano ad un impatto significativo». Il Municipio smentisce poi che per costruire l’autosilo sarà necessario demolire il muraglione di sostegno del Parco. «Al contrario, esso verrà mantenuto; l’unico intervento previsto è la creazione dell’accesso all’autosilo». Lunedì sera il legislativo ha anche bocciato (22 no, 8 sì e 3 astenuti) una mozione di Aron D’Errico (Lega) riguardante un utilizzo più strutturato della Rotonda di Piazza Castello. In sostanza tutti sono d’accordo sul principio di uno sfruttamento migliore della superficie interna, ma questo non può essere gestito direttamente dalla Città. Sia per questioni giuridiche inerenti alla proprietà (che è cantonale), sia a livello finanziario. Comunque, la mozione ha avuto il pregio di ulteriormente sensibilizzare sul tema. Il Municipio sta valutando come migliorare la situazione attuale.