Torricella, i dicasteri saranno ripartiti
Dopo le dimissioni, domani parola al Municipio. Voci: ‘Ridistribuire per riniziare’.
«Ci sarà una ripartizione dei dicasteri». Dopo la bufera, a Torricella-Taverne potrebbe tornare il sereno, seppur con un equipaggio diverso. A seguito delle dimissioni dei municipali Amalia Mirante (Ps) e Antonello Gatti (Plr), la maggioranza in esecutivo – composta dal sindaco Tullio Crivelli, dal vice Franco Voci (entrambi Lega) e da Lorenzo Montini (Ppd) – potrebbe tendere la mano ai subentranti, ridiscutendo l’attuale ripartizione dei dicasteri. «Per me – anticipa a ‘laRegione’ Voci – è un punto fondamentale per poter iniziare una collaborazione e mettere le basi per i rimanenti due anni di legislatura». Prima di arrivare allo stallo che ha portato alla dimissioni, la pietra dello scandalo che inasprì i rapporti fra le parti fu proprio l’assegnazione alla socialista esclusivamente del dicastero Cimitero. Un dietrofront quindi da parte della compagine di maggioranza? «No – valuta il vicesindaco –, piuttosto ritengo corretto, con l’arrivo dei nuovi colleghi, ridiscuterne». Non è invece stato possibile parlare col sindaco. Nel frattempo, i due dimissionari sono tenuti – per legge, come spiegato dal capo Sezione enti locali Elio Genazzi –a restare in carica per due mesi. Per il resto, sul futuro c’è incertezza. I due primi subentranti dovrebbero essere Michele Ferrario per i liberali-radicali e Pascal Agostinetti dal fronte socialista. Da noi raggiunti, hanno però specificato di non aver ancora sciolto le riserve. «Per ora stiamo a vedere – spiega il primo, capogruppo del Plr –. Anche nel quadriennio precedente c’erano diversità di vedute (Ferrario è stato municipale dal 2010 al 2016, ndr), ma la situazione non è mai arrivata ai livelli attuali». «Sono un po’ spiazzato – svela il consigliere comunale socialista –, dovremo parlarne nel gruppo per capire cosa ha portato a questa situazione e decidere come muoverci». I nomi dei subentranti quindi ancora non ci sono. «Qualora i due partiti non dovessero trovare candidati disponibili – chiarisce Genazzi –, è facoltà di qualsiasi cittadino, sempre che abbia il sostegno necessario, proporre dei candidati. Se anche questa possibilità dovesse andare a vuoto, il Consiglio di Stato può intervenire dando ulteriori termini per trovare dei candidati». Di certo, c’è che l’attuale Municipio non sarà bloccato, avendo una maggioranza con cui poter prendere le decisioni. Questo da un punto di vista tecnico, mentre dal côté politico «dispiace si sia creata questa situazione – valuta Genazzi –, ma noi siamo impotenti di fronte ad attriti di questa natura. Più che sensibilizzare non possiamo fare». E mentre è attesa per giovedì una presa di posizione ufficiale da parte del Municipio – come rivelato da Voci –, il Ps ha espresso sostegno, tramite comunicato stampa, alla propria municipale. “Il Municipio perde una personalità capace e competente – si legge –, delle dimissioni che dovrebbero suscitare più interesse per i problemi indicati”.