laRegione

Harakiri bianconero

Dopo un buon primo tempo, il Lugano cala nettamente il ritmo e il Friborgo ne approfitta per uscire nel finale

- Di Moreno Invernizzi

Lugano – È il classico finale che non t’aspetti. Amarissimo per i padroni di casa. Poteva essere una serata di gloria per il Lugano, che al 20’ sembrava avere in pugno il confronto, e poteva essere una serata di tripudio per Romanenghi, che dopo cento partite e briciole in bianconero, era finalmente riuscito a segnare il suo primo gol in assoluto in Lna. Già, appunto, poteva... Perché in un amen dalle tinte rosee, il cielo sopra la Resega si ingrigisce.

Romanenghi apre la serata con il suo primo gol in bianconero (e in Lna), ma poi la squadra di Ireland s’inceppa

Il Lugano trova il modo di guastarsi la serata perdendo il match, e Romanenghi di “sporcare” la sua prova con quella penalità che permette ai padroni di casa di trovare il momentaneo 2-2 al 54’ spaccato. Un gol che muta completame­nte le coordinare del match. Perché in quell’esatto istante qualcosa si inceppa nel meccanismo bianconero. Al Friborgo, orfano per giunta di un cecchino come Sprunger, basta la miseria di una ventina e poco più di tiri e tre powerplay per uscirsene dalla Resega con tre punti quasi insperati. Soprattutt­o dopo i primi 20’. Alla prima pausa il Lugano ci va infatti sul comodo 2-0 (grazie al citato primo gol in Lna di Romanenghi e alla rete, in powerplay, di Sangui-

netti) e con qualche rammarico per non aver addirittur­a segnato un paio di reti in più. La partita sembra chiarament­e andare nella direzione sperata dai padroni di casa, senza pericolose derive. Ma è solo un’illusione, perché nel periodo di mezzo arriva il gol, quasi estemporan­eo, di Mottet. È

l’unico sussulto di un secondo tempo altrimenti parecchio pasticciat­o da ambo le parti. Il Friborgo continua a premere, facendo sentire il suo fiato sul collo dei bianconeri. Che perdono la loro lucidità iniziale. Gli ospiti intuiscono allora che è giunto il momento per piazzare

la stoccata. Che arriva in tre tempi. La prima, al 54’00”, ancora con Mottet, che infila Merzlikins per il 2-2. Meno di due minuti dopo il portiere bianconero si fa sorprender­e da un polsino dalla blu di Stalder. Ma non è ancora finita: il peggio di questo finale deve ancora venire per il Lugano. E arriva a poco più di un minuto dal termine, quando in superiorit­à numerica, Fazzini, destabiliz­zato da Schmutz, cade davanti alla sua porta, perdendo il disco. Lo raccoglie lo stesso numero 21 del Friborgo che fa secco Merzlikins per il definitivo 2-4.

 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Il 2-1 di Mottet (nella foto festeggiat­o da Meunier) ha dato il la alla rimonta burgunda
TI-PRESS/PUTZU Il 2-1 di Mottet (nella foto festeggiat­o da Meunier) ha dato il la alla rimonta burgunda
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland