Con i colpi. E con i nervi
Roger Federer si porta in semifinale ancor prima del terzo match, domani contro Cilic. Zverev domato in tre set
Insolitamente nervoso fin dalle prime schermaglie del suo secondo impegno nel gruppo ‘Lendl’, Roger Federer ha centrato con un match d’anticipo la qualificazione alle semifinali delle Atp Finals. Promosso al penultimo atto per la quattordicesima volta in quindici partecipazioni, l’elvetico, grazie al successo in tre set ai danni del tedesco Zverev. Nel primo set il basilese si è portato un break avanti, prima di cedere la battuta sul 6-5 e concedere il tie-break all’avversario. Zverev è partito forte (4-0), ma non è riuscito a rintuzzare il prepotente ritorno di Federer, il cui crescendo gli è valso dapprima il 7-6 e poi un 2-0 con cui pensava avesse ipotecato il match. Un’illusione, alla luce del rientro in partita del tedesco, che ha approfittato del netto calo del rivale alla battuta, oltre che di un nervosismo che raramente Roger lascia trapelare, tra rimbrotti, arrabbiature, espressioni cupe e continui commenti. Inevitabile la sconfitta nel secondo parziale, per Federer, tornato però in campo più sereno, più concentrato, un po’ più disteso. La conseguenza? Un tennis tornato a fare male, una battuta tornata precisa, e un terza frazione dominata e chiusa 6-1.
Sock torna in corsa
Nell’altro incontro di giornata Jack Sock si è rilanciato nella corsa alle semifinali grazie al successo 5-7 6-2 7-6 (7/4) sul croato Marin Cilic, nell’incontro che metteva di fronte i due battuti della prima giornata (l’americano da Federer, il balcanico da Zverev). Una vittoria di carattere quella di Sock, che dopo aver perso il primo set e reagito facendo suo il secondo, si è ritrovato dapprima sotto 3-0 nella frazione decisiva e in seguito è arrivato a due punti dalla sconfitta sul 4-5 (servizio a favore) e pure sotto 4-2 nel tie-break. A permettergli ogni volta di salvarsi ci ha pensato però anche un Marin Cilic ancora una volta deludente, che non ha saputo gestire la pressione nel momento di chiudere i giochi, un po’ come gli era capitato contro Zverev. Significativo il fatto che delle otto partite disputate in tre partecipazioni al Masters, il 29enne di Medjugorje ne abbia vinta una sola. Dal canto suo Sock è il primo americano a con-
quistare un successo nelle Finals dal 2007, anno in cui Andy Roddick raggiunse le semifinali.
Nadal saluta Londra
Che non fosse al meglio, era prevedibile. Che nel finale del match contro Goffin avesse risentito dei fastidi al ginocchio
che lo avevano tenuto lontano dai campi per un po’, era parso evidente. E così, non sorprende che Rafael Nadal sia stato costretto al ritiro dalle Finals che oltretutto mai ha vinto in carriera. «Ho fatto del mio meglio – ha dichiarato l’iberico –. Avevo un preciso impegno nei confronti di questo torneo, di me stesso. Continuare, però, non avrebbe avuto senso. È già stato un miracolo disputare la prima partita». Nel gruppo ‘Pete Sampras’ Rafa è sostituito dal connazionale Pablo Carreño Busta, al debutto oggi contro l’austriaco Dominic Thiem, sconfitto da Dimitrov nella prima tornata di gare, in un gruppo apertissimo.
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