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Berna – Con una ricchezza media per adulto di circa 528mila franchi nel 2017 gli svizzeri rimangono i più benestanti al mondo, ma il Paese resta il solo tra le economie sviluppate in cui le disuguagli­anze non si sono ridotte. Dal 2000, il patrimonio medio per residente di maggiore età in Svizzera è più che raddoppiat­o (+130%) ai 537’600 dollari odierni, dieci volte la media globale, mantenendo così di anno in anno il Paese al vertice della piramide di ricchezza, emerge dall’ottava edizione del Global Wealth Report pubblicato ieri. In franchi la crescita si è attestata al 35%, ovvero una media annuale di 1,8%. La ricchezza mediana si attesta a 229’059 dollari. Il salto registrato dal 2000 si basa in gran parte sull’apprezzame­nto della valuta elvetica rispetto al dollaro americano. La Svizzera è però l’unico Paese a non mostrare una significat­iva riduzione delle disuguagli­anze tra i dieci in cui la ripartizio­ne delle ricchezze viene registrata da molto tempo. Il fenomeno si spiega da un lato per l’elevato patrimonio medio delle persone, dall’altro con il fatto che la Confederaz­ione ospita non meno dell’1,7% dell’1% dei più ricchi al mondo quando la sua popolazion­e rappresent­a solo lo 0,1% di quella totale, indica il numero due bancario elvetico. Oltre due terzi degli adulti che vivono in Svizzera dispongono di un patrimonio superiore a 100mila dollari e l’8,8% di questi è milionario in dollari. Credit Suisse stima che 2’780 persone che vivono nel Paese dispongono di una fortuna superiore a 50 milioni di dollari, per 1’070 di loro questa supera addirittur­a i 100 milioni.

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