Il pranzo biologico arriva in ufficio in bicicletta
Hamburger di ceci e broccoli, riso venere con verdure allo zenzero, gazpacho, parmigiana di zucchine... sono alcuni piatti di ‘PranzUfficio’, la start-up che da un anno prepara nel Bellinzonese cibo il più possibile biologico, di stagione, a chilometro zero, e lo consegna direttamente in ufficio. Contenitori biodegradabili, trasporti ecologici (quando si può si usa la bicicletta) e già più di un centinaio di clienti registrati nella apposita App. Si riceve sul cellulare il menù per la settimana seguente e si prenota il pasto. In cucina c’è Gigliola Danese Ravina che due volte a settimana prepara in media una quarantina di pasti al giorno, suo marito Davide, cura la parte tecnologica. La loro attività è stata selezionata nel programma Usi-Supsi di accelerazione per le start-up. «Avendo sviluppato un’intolleranza al lattosio mi sono informata sul tema, ho fatto una scuola di cucina naturale a Milano. Oggi propongo una cucina gustosa senza derivati animali e senza latticini con alimenti selezionati, non uso ad esempio farine raffinate o zucchero bianco. Il 90% dei nostri clienti è onnivoro, ma prova altri gusti», spiega. Tra ristoranti e take away la concorrenza non manca: «È vero, ma i clienti arrivano grazie al passaparola, abbiamo contratti anche con aziende per i pasti ai dipendenti. La nostra filosofia piace», dice la donna che ha affittato una cucina ad Arbedo. C’è stata anche qualche difficoltà lungo il percorso, ad esempio trovare i primi clienti disposti a provare un servizio nuovo, che oltre ad essere salutare per sé, ha a cuore anche il territorio. Ma anche pianificare e lavorare per il superamento del ‘break-even’, ossia il punto in cui iniziano i primi guadagni.