Sicurezza nel traffico per gli over 65: i corsi interessano
Sono esattamente dieci anni che l’Associazione dei pensionati statali (Aps) – che oggi può contare su oltre tremila aderenti – organizza in collaborazione con il Touring Club Svizzero sezione Ticino corsi ad hoc per sempre meglio sensibilizzare ed aiutare i conducenti ‘over 65’ a districarsi con sicurezza e tranquillità nel caotico e difficile traffico odierno. Ieri pomeriggio al centro cantonale di Rivera sono stati illustrati i principali contenuti dei moduli, durante un incontro con la stampa. Remo Caldelari, vicepresidente dell’Aps nonché ideatore del progetto, ha ricordato che il primo corso con una decina di partecipanti si è svolto il 23 settembre 2008. Quest’anno si sono annunciati complessivamente oltre trecento ‘over 65’, fra questi ben ottanta signore. Da un sondaggio tra i partecipanti – ha concluso Caldelari – è chiaramente emersa la soddisfazione generale dei corsisti, che hanno avuto il piacere di seguire con la massima attenzione le varie situazioni messe in campo. A sua volta il presidente dell’associazione Franco Lazzarotto ha tessuto l’elogio dei tecnici del Tcs che hanno diretto le giornate, in primis il maestro di guida Milton Lafranca. La conferenza si è conclusa con l’intervento di Marco Gazzola, responsabile dei corsi al Tcs, che a sua volta ha voluto complimentare i pensionati statali che hanno ritenuto necessario frequentare questi corsi di perfezionamento e aggiornamento alla guida. «Il traffico stradale impone grandi esigenze a tutti gli utenti della strada – ha rilevato Gazzola –. È necessario valutare costantemente e immediatamente qualsiasi situazione nel modo giusto, riconoscere il significato di ogni segnale o demarcazione e reagire immediatamente. Le possibilità di conservare la patente il più a lungo possibile sono maggiori se durante la vita ci si mantiene in forma sia nel fisico che nello spirito». Perché come sappiamo la speranza di vita si allunga e le esigenze di mobilità crescono, anche per i conducenti più anziani. Anche a livello normativo ci si vuole adeguare: sul piano federale, ad esempio, è sul tavolo la proposta di ritardare la visita medica obbligatoria per verificare l’idoneità alla guida, portandola a partire dal 2019 a 75 anni anziché gli attuali 70.