Udc e Lega all’attacco sulle paghe e sulle spese dei sette municipali
In attesa di sapere quando si andrà alle urne sul referendum contrario ai salari dei municipali, alcuni consiglieri comunali Udc e Lega (primo firmatario Tuto Rossi) hanno inoltrato due interpellanze con le quali chiedono all’esecutivo cittadino di spiegare il reale carico di lavoro istituzionale di sindaco, vice e cinque municipali. E di esporre le reali spese di rappresentanza sin qui sostenute dal giorno dell’elezione (2 aprile) e che il Regolamento comunale stabilisce in mille franchi mensili fissi per il sindaco, 750 per il vice e 500 per ogni singolo municipale. Troppi, secondo Rossi e colleghi, secondo i quali è inoltre necessario separare le spese indispensabili per svolgere il mandato secondo gli obblighi di legge, da quelle voluttuarie “utili soprattutto a coltivare il proprio elettorato e solo indirettamente profittevoli per il Comune”. Quanto ai salari, gli interpellanti citano un articolo pubblicato dalla ‘Regione’ il 7 novembre da cui risulta che il municipale Christian Paglia non ha finora ridotto la percentuale di lavoro alla Supsi, rispetto a quando era municipale della ‘vecchia’ Bellinzona: questo significa – concludono gli interpellanti – che, come prima, riesce a fare il municipale anche oggi senza dover per forza incrementare la remunerazione per tale funzione.