L’album è finalmente completo

Da mercoledì notte selezionatori e calciatori possono definitivamente proiettarsi con la testa in Russia, la Panini può iniziare a stampare il suo ormai classico album dei Mondiali e gli appassionati di tutto il mondo – o perlomeno i tifosi delle Nazionali qualificate a Russia 2018 – hanno due settimane di tempo per dar sfogo al toto-gironi. Già, perché sconfiggendo 2-0 la Nuova Zelanda a Lima (0-0 all’andata), il Perù si è qualificato per la quinta fase finale di una Coppa del mondo della sua storia (l’ultima volta nel 1982) andando a completare il quadro delle 32 squadre che dal 14 giugno al 15 luglio si contenderanno il trono mondiale. Prima però bisogna formare gli otto gruppi da quattro formazioni ciascuno della fase iniziale e questo avverrà venerdì 1° dicembre al Cremlino. Le modalità sono sempre le stesse, ossia un sorteggio che andrà a pescare dalle quattro urne in cui le varie selezioni sono state piazzate in base alla classifica Fifa (Russia esclusa, inserita di diritto nella prima fascia in quanto Paese ospitante), ma lo farà in maniera pilotata per evitare che due compagini dello stesso continente finiscano nello stesso gruppo. Con l’eccezione dell’Europa, che a causa dell’alto numero di qualificate (14) vedrà due sue rappresentanti sfidarsi in almeno sei gironi. Ecco quindi che la Svizzera, inserita in seconda fascia, potrebbe doversi giocare un posto negli ottavi di finale (dove accedono le prime due classificate di ogni gruppo) contro Germania (o un’altra big europea come la Francia), Egitto e Giappone. O ancora Brasile (o Argentina), Islanda e Nigeria, per quello che sarebbe forse il gruppo peggiore che potrebbe capitare agli elvetici. Se invece la sorte volesse essere più benevola con la selezione di Petkovic, potrebbe rifilarle Russia (o Polonia, come non sognare una rivincita dell’ultimo Europeo), Iran e Panama. Una bella differenza, certo, anche se a prescindere dalle avversarie, la Svizzera ha i mezzi per puntare senza paura agli ottavi e, perché no, finalmente oltre. A patto però che nei prossimi mesi Petkovic metta a posto alcuni problemi (gol in primis), altrimenti “una varrebbe l’altra”, visto che è bastata l’Irlanda del Nord a metterci paura...