Allarme virus in allevamento di galline
Serviranno verosimilmente diversi giorni, forse una settimana, per far rientrare completamente l’allarme infezione scattato tra le autorità veterinarie ticinesi e svizzere dopo che in un allevamento di galline ovaiole del Sottoceneri è stata riscontrata la temibile e contagiosa malattia di Newcastle. Temibile e contagiosa, ben inteso, solo per il pollame, mentre per le persone non vi sono rischi particolari, nemmeno se si dovessero consumare le uova o la carne provenienti dai capi infetti. Le galline colpite dal virus, così come tutte quelle presenti nell’allevamento, dovranno comunque essere abbattute per precauzione. Inoltre attorno all’azienda l’Ufficio del veterinario cantonale ha predisposto un perimetro di sicurezza in modo da evitare la diffusione del contagio. L’agente patogeno si trasmette infatti molto facilmente per via aerea o contatto diretto tra volatili e può pure essere diffusa indirettamente da persone o tramite i prodotti avicoli e i cartoni delle uova. Sulla questione, emersa sabato dopo un primo comunicato dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, è stato tenuto un certo riserbo durante tutto il fine settimana, evitando per esempio di fare il nome dell’azienda sottocenerina colpita. Poche anche le informazioni sui passi già intrapresi dalle autorità. Se ne saprà di più oggi alle 15, quando il veterinario cantonale Tullio Vanzetti spiegherà alla stampa i dettagli dell’operazione. L’ultimo caso di questa malattia riscontrata in Svizzera risale al 2011 che ha colpito un’azienda di galline ovaiole nel Canton Neuchâtel.